LA FOTO. CASERTA. Oggi l’inaugurazione di Villetta Padre Pio, ma da giorni è piena di persone. Una regola non rispettata per vivere in un posto normale

28 Marzo 2022 - 09:13

CASERTA (l.v.r.) – A pochi minuti dall’inaugurazione della villetta dedicata a padre Pio, situata tra via Settembrini, via Bernini, via Tanucci e via Bramante, torna a crescere la polemica attorno al fatto che questo parco sia già utilizzato dalla cittadinanza, nonostante non ci sia stata ancora l’apertura ufficiale.

In questi minuti, come detto, cioè per le ore 10, secondo le comunicazioni provenienti dal comune di Caserta, ci sarà la benedizione del vescovo, Monsignor Pietro Lagnese e la successiva inaugurazione della villa padre Pio.

Anche il sindaco Carlo Marino ha parlato della presenza di persone nonostante la zona verde forse ancora chiusa, chiedendo ai casertani lo spirito di responsabilità e di cittadinanza necessario per rispettare le regole.

Su una questione sempre citata dal sindaco non si può dare torto: è impossibile far lavorare telecamere h24 in funzione intorno a tutta la villa per riconoscere le persone che sono entrate all’interno dell’area prima dell’inaugurazione. Ma c’è un punto più importante, a nostro avviso, da segnalare.

Quando una cittadinanza, migliaia di persone vedono una città distrutta, in dissesto economico e sociale, la possibilità di utilizzare ciò che sarebbe normale in altri luoghi, cioè un’area verde attrezzata per bambini, diventa un’occasione unica, in considerazione del fatto che non è che ce ne siano poi così tante a Caserta, al massimo un paio.

Aggiungiamoci anche che gli stessi gestori del potere in città non seguano pedissequamente (usiamo un eufemismo) quelle regole di cittadinanza civile richieste proprio alla cittadinanza, si arriva a creare un meccanismo per cui scavalcare un muretto per far giocare i bambini o per sedersi sulle panchine non distrutte diventa un’occasione più unica che rara.

E allora passa in secondo piano il fatto che l’inaugurazione della villetta padre Pio non sia ancora avvenuta, perché c’è una citta intera che vuole vivere una normalità che a Caserta spesso non è possibile.

Certo, non diciamo niente di nuovo se capiamo e consideriamo il fastidio nel vedere decine e decine di persone in un posto che in teoria sarebbe chiuso al pubblico, ma Caserta non capita spesso di avere un luogo in buone condizioni dedicato ai più piccoli.

Non si tratta di voler giustificare un comportamento sbagliato, bensì di cercare di analizzare il perché questo avvenga.