L’ASI CASERTA e la paura del disastro “informatico”. Per evitare attacchi hacker e simili spesi oltre 3 mila e 500 euro

11 Aprile 2022 - 09:29

CASERTA – Nonostante qualche passaggio a vuoto, ormai tutte le amministrazioni pubbliche gestiscono attraverso sistemi informatici il proprio lavoro. Per questo motivo è necessario cercare gli strumenti ritenuti migliori per salvaguardare l’architettura elettronica da eventuali malfunzionamenti oppure, come scrive il dirigente Pietro Santonastaso nella determina numero 108 dell’Asi di Caserta, da possibili “disastri“.

Per questo motivo il consorzio per l’area di sviluppo industriale della nostra provincia ha deciso di spendere 3 mila e 600 euro per affidare il servizio controllo e salvataggio dalle emergenze informatiche, affidando tale compito ad una società esterna, la Kiklos srl di Silvestro Matarazzo, con sede in Capriglia Irpinia.

Tecnicamente, si occuperà dei servizi di Disaster Recovery (recupero di un malfunzionamento drammatico dell’assetto informatico del Consorzio) e Controllo Vulnerabilità.

Tra l’altro, la Kiklos la stessa azienda che gestisce sempre per l’Asi del servizio di Data Breach, cioè si occupa di evitare violazioni di sicurezza che comportino la perdita, la modifica o la divulgazione non autorizzata di dati trattati.

Dall’Irpinia, quindi, arriva la società che deve difendere il consorzio guidato dalla presidenta Raffaela Pignetti da eventuali hacker informatici, stile Anonymous, oppure operazioni alla Wikileaks, cioè l’organizzazione internazionale fondata da Julian Assange nata allo scopo di pubblicare e rendere noti alla cittadinanza documenti segreti.

Che a dirla tutta, non ce ne vogliano dal Consorzio, in realtà, come già abbiamo raccontato su CasertaCe, già è complesso leggere atti e determine “normali”, classici che fuoriescono dagli uffici dell’Asi, figuriamoci fantomatici documenti segreti.

LA DETERMINA 108 DELL’ASI