LA NOTA. Il surreale pre-affidamento da 67 mila euro per il Biodigestore pubblicato il giorno dopo la revoca del finanziamento. Ennesima dimostrazione che i soldi vengono spesi solo per le clientele e non per la città

27 Aprile 2022 - 11:05

Sia il sindaco che il super dirigente a tutto del comune di Caserta sapevano benissimo che questa revoca era nell’area. Probabilmente hanno solo sbagliato i tempi, visto e considerato che, ad affidamento atribuito, sarebbe sorto un diritto che poi, magari in futuro, avrebbe potuto determinare un’azione risarcitoria

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CASERTA (gianluigi guarino) – Questa ulteriore storia che raccontiamo è l’ennesima dimostrazione che il signor Carlo Marino e il signor Franco Biondi, sempre più incoraggiati da un’impunità che sta nelle cose concrete di ogni giorno, spendono e spandono, ma non un solo euro dedicano al cosiddetto bene comune, alle necessità reali della città.

Che la regione si stesse preparando a revocare il finanziamento per il biodigestore di Ponteselice lo sapevano tutti. E prima di ogni altro lo sapevano il signor Marino e il signor Biondi, per cui cosa ci può essere di involontario o anche di colposo nell’atto che trova espressione nella determina 654 del 19 aprile per l’affidamento dell’incarico di analisi ambientali e acustiche sull’impianto (di cui abbiamo appena scritto e ne puoi leggere cliccando qui), atto attraverso il quale viene avviata una di quelle procedure rapidissime attraverso le quali Biondi e Marino, facendosi scudo di un elenco di fornitori del comune che nessuno ha mai visto, e ricordando quello che è successo con il sorteggio della commissione per la gara della monnezza da 116 milioni di euro sicuramente non mette tranquillità, erogano incarichi che di fatto sono diretti e che vanno a premiare questo o quell’altro imprenditore il quale, puntualmente, si scopre essere stato sostenitore di questa amministrazione comunale e di questo sindaco, soprattutto alle ultime elezioni comunali.

Ora, non sappiamo se la revoca del finanziamento per il biodigestore messa in atto dalla regione Campania fermerà questa procedura. Non lo sappiamo e la cosa andrà approfondita, visto che l’incarico da 67 mila euro non è stato ancora assegnato. E’ probabile che Marino e Biondi non abbiano calibrato bene i tempi, mentre è certo, lo ripetiamo forte e chiaro, che entrambi fossero esattamente a conoscenza che di qui a poco la regione, che aveva spedito al comune ben 61 richieste di chiarimento sulla documentazione presentata, avrebbe revocato il finanziamento. 

Dunque, Marino e Biondi hanno avviato questa ennesima procedura della mala gestione consapevoli che questa attività di analisi ambientale e acustica non sarebbe servita a nulla. Ed ecco, dunque, che il nostro assunto iniziale trova riscontro: al comune di Caserta da anni è in corso una sistematica, e a questo punto sistemica, predazione del danaro solo e solamente con lo scopo ingrassare le clientele elettorali e per premiare imprenditori amici. A noi non serviva certo questo esempio, ma riteniamo che solamente la folle leggerezza del popolo casertano, la sua totale inettitudine alla cittadinanza, potrà derubricare a notizia ordinaria quella che rappresenta a tutti gli effetti una prova provata.