CASERTA. Riccardo Ventre, snobbato in Consiglio da Marino e De Michele annuncia un esposto in Procura sulla vicenda della denuncia di Mirella Corvino sulla mega gara dei Servizi Sociali

21 Giugno 2018 - 09:28

CASERTA (di g.g.) – Riccardo Ventre è una persona seria dunque, manterrà sicuramente il punto rispetto a quello che ha promesso l’altro giorno in consiglio comunale, quando difronte al muro di gomma opposto dall’amministrazione sulla vicenda matta, oscura e irrisolta, della misteriosa signora, sorpresa dall’assessora Mirella Corvino, a maneggiare una busta, contenete il materiale sul prossimo super appalto (mai evocato) per i servizi sociali, soprattutto per l’individuazione della struttura di supporto all’Ufficio di Piano, si è seriamente indignato.

Pare che il sindaco Carlo Marino si sia alzato e abbia, con una certa sufficienza, lasciato l’aula, mentre il vicesindaco Franco De Michele si è limitato a dichiarare candidamente, che il comune non ha fatto nessuna azione, limitandosi a prendere atto della decisione del segretario Luigi Martino da Giugliano, di chiudere questa partita a tarallucci e vino, escludendo ogni possibile responsabilità da parte del dirigente Marcello Iovino, cioè di colui che comanda ai Servizi Sociali e che si appresta a celebrare questa gara milionaria, magari sostituendo i dipendenti del settore che, dopo la bufera, hanno rinunciato a far parte della commissione, con un altro professore della materia, quel Cappuccio che a Caserta c’è già stato, che Marino ha prestato al suo amico Antonello Velardi

( ono i fatti che contano non le parole) e che potrebbe ritornare a Caserta, quando tra pochi mesi Iovino da Casaluce andrà in pensione, presumibilmente dopo l’aggiudicazione della gare di cui sopra.

Riccardo Ventre ha dichiarato che difronte a questo atteggiamento flaccido, assuntorio dell’amministrazione, lui si vedrà costretto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Beh, non è una cattiva idea. Quella sì che è un’Istituzione che potrà dirci se certi fenomeni, all’interno dell’ufficio dei Servizi Sociali del comune di Caserta squassati dall’indagine della DDA oggi divenuta un processo, che vede tra gli imputati anche l’ex vicesindaco Enzo Ferraro, siano cessati o meno.