Salvata da un tragico incidente, stringe amicizia con il poliziotto che la sceglie come madrina di sua figlia
12 Aprile 2023 - 16:38
In quel sinistro la donna perse suo marito e suo figlio di 9 anni. Con gli agenti che l’hanno salvata è nato un forte legame
CAIAZZO – Con un collega aveva salvato una donna casertana coinvolta in un incidente sul tratto umbro dell’Autosole e
dopo qualche mese Fabrizio Binnella, agente della polizia stradale in servizio a Orvieto l’ha voluta come madrina per il
battesimo della figlia. La storia è emersa nel corso della festa della polizia celebrata a Terni.
L’incidente era avvenuto fra Orvieto e Fabro nell’agosto del 2018. La donna, Esther Ponsillo, 40 anni di Caiazzo,
si era stata salvata grazie al coraggio di due agenti mentre erano morti il marito Michele Melillo, all’epoca di 33 anni, e
il figlio Marcello, 9. Con il passare era quindi nata una solida e profonda amicizia con suoi i soccorritori, in
particolare con l’agente Binnella, originario di Otricoli (Terni), premiato insieme al collega Guido Bomarsi di Orvieto
con una promozione per meriti straordinari.
“Eravamo giunti sul posto per un incidente – ricorda Binnella – ed avevamo trovato l’auto di questa famiglia incastrata sotto
un mezzo pesante. In quel momento iniziavano a sprigionarsi le prime fiamme e siamo accorsi, estraendo la donna dall’abitacolo e mettendola al sicuro. Purtroppo per il marito e il figlio non c’era stato nulla da fare”.
Binnella ed Esther Ponsillo si erano quindi incrociati in ambulanza. “Lei era ferita ma non grave. Io
avevo ustioni alle mani. I nostri sguardi si sono incrociati: non abbiamo pronunciato una parola ma in quel momento è stato
come se ci fossimo detti tutto” racconta ancora l’agente. Qualche mese dopo la donna ha contattato la sottosezione della stradale di Orvieto, guidata dal comandante Stefano Spagnoli, per conoscere i suoi “angeli”.
“Siamo andati a trovarla a Caiazzo – prosegue Binnella – io, il collega Bomarsi e la mia
compagna. E’ nata un’amicizia profonda e nell’agosto del 2020 l’ho voluta come madrina al battesimo di mia figlia”.
Il questore di Terni, Bruno Failla, in occasione della premiazione ha sottolineato il “grande impulso morale ed emotivo
che questa storia porta con sé”.
“Esempio – l’ha definita – di come lo spirito di servizio delle donne e degli uomini della polizia di Stato porti spesso e volentieri ad andare oltre. A fare cose eccezionali nella normalità”.