CAMORRA A MARCIANISE. La droga di “mezza femmina” e i venti mila euro volati del balcone. Il racconto della moglie di Giovanni Buonanno

9 Maggio 2023 - 11:02

Anche lei, come il marito, ha intrapreso un percorso come collaboratore di giustizia

MARCIANISE – Nel blitz dei giorni scorsi sul clan Belforte e sulla gestione del traffico di droga diretto da Giuseppe Salzillo e Giovanni Buonanno, sono state importanti anche le parole della moglie di quest’ultimo, Caterina Iuliano che, come il marito, ha iniziato a collaborare con i magistrati antimafia della Dda di Napoli. Il gruppo di Buonanno, come emerso dall’inchiesta, vendeva droga a Caserta, Marcianise e a Milano.

Iuliano, parlando ai pm, ha raccontato dove nascondessero la droga Buonanno e i suoi uomini di fiducia. Dopo essere scarcerato nel 2016, il figlio di Gennaro Buonanno Gnucchino avrebbe ripreso freneticamente l’attività di spaccio, dice Caterina Iuliano.

A consegnare la droga a Giovanni Buonanno è stato “zio Angelo, detto mezza femmina, che portò circa un chilo di droga, ricevendo in cambio 20 mila euro che gli lanciai dal balcone”.

Sulla conservazione della droga, poi, Iuliano ha spiegato che veniva messa da parte a casa di una donna in difficoltà, residente nel rione, di fronte casa.

Come base per la droga, poi, veniva utilizzato anche il garage di un uomo, vittima di usura da parte del suocero (Gnucchino). “Non poteva pagare – ha spiegato Iuliano – e

in cambio ha dato il garage“.