PROCESSO AI DUE SINDACI. In aula il maresciallo che ha guidato le indagini
21 Giugno 2023 - 17:16
Continuano le dichiarazioni come testimone del sottufficiale dei carabinieri De Vivo, al tempo in servizio al Nucleo operativo dei carabinieri di Caserta.
LUSCIANO Nel processo che vede imputati l’ex sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, accusato di corruzione, ed il sindaco di Lusciano Nicola Esposito, accusato di truffa e falso, oggi ha continuato la sua escussione come testimone in aula colui che ha guidato le indagini, ovvero il maresciallo dei carabinieri De Vivo, al tempo in servizio al Nucleo operativo dei carabinieri di Caserta.
De Vivo ha continuato la ricostruzione dei fatti, facendo riferimento ai documenti acquisiti alle conversazioni telefoniche che ci sarebbero state tra il sindaco di Lusciano, alcuni componenti della giunta, ma anche gli imprenditori Nicchiniello e l’ingegnere Santagata, che aveva il compito di collaudatore.
Si tratta di una specie di parte finale, il quarto episodio del racconto delle oltre mille pagine dell’informativa al tempo redatta dai carabinieri.
L’inchiesta che ha fatto scattare il processo riguardante gli appalti affidati agli imprenditori Franco e Salvatore Nicchiniello per la realizzazione dell’appalto di “Adeguamento e completamento della rete fognaria – 1 Stralcio funzionale del Comune di Lusciano”.
Ricordiamo che è caduta l’accusa di corruzione a carico del sindaco Esposito, mentre sono finite dinanzi ai giudici le imputazioni di falso in atto pubblico fidefacente, prevede tempi di prescrizione ben più dilatati rispetto al falso in atto pubblico “classico”.
Per quanto riguarda la vicenda di Villa Literno, secondo la Procura di Aversa, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori, promesse di soldi al dirigente (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico a Villa Literno richiesto dalla società ‘CGN ‘intestata formalmente alla moglie di Franco Nicchiniello ma gestita, di fatto, da quest’ultimo insieme al figlio Salvatore.
Molti i legali impegnati nel collegio difensivo, tra cui l’avvocato Alessandra Carofano, ma anche Mario Griffo, Felice Belluomo, Giuseppe Stellato, Raffaele Costanzo, Giovanni Cantelli, Nicola Quatrano, Antonio Gravante, Domenico Cesaro, Dario Migliore, Gabriele Piatto, Rocco Trombetti e Franco Liguori.