LA TRAGEDIA. La fidanzatina 13enne di Antonio Lubrano operata al cervello. Il rimorso del papà del ragazzo e tutti i nodi su dinamica e patente

17 Luglio 2023 - 12:28

I medici dell’ospedale civile di Caserta stanno cercando di contenere la pressione di un ematoma cerebrale che preoccupa ancora. Sulla dinamica ragioniamo un poco sulla foto, mettiamo un po’ di ordine anche nella questione delle autorizzazione alla guida di un T-Max di 34, 2 kW di potenza

VITULAZIO(g.g.) La verità è che in questa vicenda del tragico incidente, che è costato la vita al 18enne Antonio Lubrano, c’è una vita distrutta, annullata e altre due vite rovinate, quella della ragazzina di Vitulazio Sophia M. che continua a lottare nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale civile di Caserta e anche quella dell’imprenditore di Calvi Risorta, Giovanni D.V., per altro molto noto a Vitulazio in quanto titolare di un supermercato e che sicuramente non avrebbe voluto che succedesse quello che è successo in quell”istante fatale di sabato 8 luglio, quando mancavano pochi minuti allo scoccare della mezzanotte.

Per cui c’è sempre un po’ di difficoltà, da parte di un giornale e di un giornalista, ad assolvere al suo dovere di informazione su un fatto di cronaca che continua a riscuotere un grande interesse, perchè tante persone ritengono che sia giusto, com’è del resto effettivamente giusto, che tutti i dettagli, relativi alla dinamica della tragedia, vengano definitivamente chiariti.

class="has-text-align-center">LE CONDIZIONI DELLA 13ENNE SOPHIA M.

E allora, iniziamo prima di tutto con le notizie che arrivano dall’ospedale civile di Caserta: le condizioni di Sophia m. restano stazionarie. I medici del reparto di neurochirurgia sono intervenuti, nei giorni corsi, per la prima volta per cercare di limitare e arginare il danno cerebrale, con un intervento osseo hanno cercato di ridurre la pressione dell’ematoma che insiste e che ancora preoccupa non poco. In pratica si è intervenuti fino al punto in cui è stato possibile farlo e si spera che questa prima operazione chirurgica serva ad iniziare una fase di assorbimento del grave versamento cerebrale per il quale la 13enne viene tenuta ancora in coma farmacologico. Naturalmente queste difficoltà impediscono anche di intervenire su alcune gravi fratture subite a seguito del volo di 30 metri susseguente all’urto. Tutta Vitulazio, ma non solo, è costantemente a questa famiglia a partire dal sindaco Antonio Scialdone che si è recato personalmente all’ospedale di Caserta, e che probabilmente lo farà anche nei prossimi giorni tenendosi costantemente informato

IL DOLORE E IL RIMORSO DEL PAPA’ DI ANTONIO

La tragedia abita nel dolore, ma anche nel rimorso. Quello che attanaglia in queste ore Raffaele Lubrano, papà di Antonio Lubrano il quale pensa e ripensa a quella serata e a come avrebbe potuto intervenire affinchè un ragazzo di 18 anni il quale, naturalmente, è portato a comportamenti tipici della sua età che non è ancora forse quella della piena responsabilità perdesse la vita lungo quella strada maledetta. Lo scooterone T-Max 530, potenza 34,2 kW, pare fosse intestato proprio al papà, cioè a Raffaele Lubrano

LA DINAMICA

Fin dal primo momento, non ci siamo mai sbilanciati nella descrizione della dinamica dell’incidente, limitandoci solamente a raccogliere qualche ipotesi, frutto di testimonianze, più o meno oculari. Oggi, a maggior ragione, è inopportuno sbilanciarsi perchè quello scenario iniziale da noi raccolto su una presunta manovra di inversione che l’imprenditore 63enne di Calvi Risorta avrebbe potuto fare in modo da guadagnare la corsia inversa a quella in cui ci si immetteva dal parcheggio del ristorante Lo Scoglio, che guarda verso Capua e non verso Calvi Risorta, va tenuta in uno stato di mera ipotesi presuntiva. L’unica cosa che noi possiamo commentare è la foto . La posizione dell’auto dell’imprenditore – aiutandoci anche con Google Maps- esprime un angolo che la sbilancia leggermente a sinistra. Alla destra dell’auto c’è il parcheggio del ristorante Lo Scoglio, da dove, presumibilmente la BMW è uscita. Se l’auto avesse voluto proseguire verso Vitulazio, Bellona e Capua non avrebbe avuto il bisogno di determinare alcun angolo di manovra, limitandosi solamente a dare la precedenza nel momento in cui andava ad immettersi nella carreggiata. L’angolo invece – ma questo non può essere considerato un dato scontato-, perchè l’incidente come quello può determinare scarti e manovre imprevedibili – si determina nel momento in cui si vuole fare qualcosa di diverso dalla prosecuzione rettilinea, perpendicolare. Un inversione per andare verso Calvi Risorta, luogo di residenza dell’imprenditore, questo lo potrà stabilire con certezza solo l’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dei carabinieri.

LE REGOLE DELLE PATENTI

Va anche sottolineato in conclusione che per condurre un T-Max 530, che esprime 34, 2 kW di potenza, occorre, inderogabilmente e unicamente, la patente A2. Nel senso che se tu hai preso la patente per l’auto, per un guidare un tir o anche un aeroplano, questa non serve per essere in regola alla conduzione di un T-Max 530. E lo stesso discorso vale se, all’età di 16 anni hai preso quello che un tempo si chiamava patentino, oggi patente A1 obbligatoria per condurre mezzi di locomozione a due ruote ad un limite di kW molto più basso, per capirci quello che una volta vaniva definito come limite cioè la cilindrata 125.

Ora, Antonio Lubrano aveva l’età per acquisire la patente A2 dato che i 18 anni li aveva compiuti il febbraio scorso. Bisognerà, perchè anche questo potrebbe incidere sulle indagini e sulla determinazione dei gradi di responsabilità, se il giovane fosse già in possesso della patente A2 che poi è anche quella che ti permette a 21 anni di acquisire eventualmente la cosiddetta patente A che abilita alla conduzione di ogni tipo di locomotore a due ruote quindi anche le super moto di cilindrata altissima. Un limite di età che si sposta a ben 24 anni qualora la persona in questione non ha conseguito precedentemente le patenti A1 e A2