LA FOTO. CASERTA. Il dispositivo luminoso Ztl scassato da giorni: tranello agli automobilisti, tartassati dalle multe per sosta vietata sabato sera

17 Luglio 2023 - 17:23

Beninteso, se la sosta è vietata, la sanzione ci sta. Ma questo accade in un sistema regolare e regolato, non in quell’autentica casbah, in quell’autentica bolgia che chiamano ancora corso Trieste.

CASERTA (g.g.). Partiamo dal fatto: sabato sera, già a partire dalle 10, nel secondo tratto di corso Trieste, in pratica quello sotto regolamentazione di Ztl, sono piombati, redivivi, dato che non si vedono in città da decenni, i vigili urbani di Caserta. Taccuini in mano, hanno comminato un numero altissimo di contravvenzioni, ci dicono da 46 euro circa. E’ chiaro che si capisce subito che una procedura del genere non possa aver riguardato la violazione della Ztl che, di solito, il sabato è attiva. L’entità della contravvenzione e anche la modalità della contestazione live, sul posto, ci fanno ritenere che le multe siano arrivate per un’infrazione di divieto di sosta.

Per ragionare bene su questa notizia, occorrerebbe capire se gli stessi vigili urbani hanno fatto la stessa cosa, sabato sera, anche nell’area del primo tratto di corso Trieste, quello liberamente percorribile.

Già qui il discorso si potrebbe allargare, perché la vergogna di un tratto di strada trasformato in un ammasso di ferraglia parcheggiata in sosta vietata, si verifica ogni giorno e non certo solo il sabato sera. Se tu, Comune di Caserta, ti muovi solo in quel momento, vuol dire che il tuo unico obiettivo non è quello di prevenire e ridurre l’impatto di un disordine senza eguali, ma è quello di acchiappare più soldi possibili, dato che il sabato sera, oltre agli stanziali, c’è anche un mare di altri veicoli fermi per recarsi nei locali del corso.

Comunque, non è questo il punto saliente e dunque dobbiamo ritrasferirci nel secondo tratto, quello regolato dagli orari della Ztl.

Regolato per modo di dire, perché sono almeno 4 giorni che il dispositivo che avverte e necessariamente, obbligatoriamente deve avvertire ogni automobilista sull’attivazione o sulla non attivazione della Ztl, è spento, è rotto parimenti a quanto sia rotta e distrutta una città che i casertani hanno riconsegnato a questo sindaco e questa giunta perché evidentemente a loro piace vivere così.

Se il dispositivo non funziona, era pieno diritto di chi ci passava, ad intendere la Zona a traffico limitato non attiva, dunque percorribile. Perché non basta il cartello, occorre il dispositivo luminoso. Se c’è, c’è la Ztl, se non c’è l’automobilista non è messo in condizioni di saperlo e quindi può passare.

Si dirà: ok, siete passati e avete parcheggiato selvaggiamente. Per cui, trattandosi di un’altra infrazione, questa va sanzionata. Benissimo, va sanzionata. Ecco perché ci siamo chiesti se la stessa operazione di repressione sia stata compiuta anche nel primo tratto, perché quelli che hanno parcheggiato nel secondo tratto, davanti a bar e ristoranti, si sono comportati esattamente come si comportano tutti quelli che abusano della parte iniziale di corso Trieste, quella esente da Ztl.

Ergo: noi siamo per la legge e per le regole. Se c’è la Ztl, questa va rispettata nei limiti delle normative previste. Se la Ztl non è attiva perché da 4 giorni, voi amministrazione non siete in grado di aggiustare quel dispositivo luminoso, allora è utile che vi asteniate dalle contravvenzioni. Perché la cosa sa tanto di agguato, di tranello. Bisogna essere inflessibili, prima di tutto con se stessi, garantendo ai cittadini la massima disponibilità ad avvertirli del pericolo che corrono di incorrere in infrazioni stradali. Poi, si pretende giustamente da loro il rispetto delle norme. Ma questa è una città sconsiderata, in cui, ognuno che si alza la mattina, produce estemporaneamente la sua legge. E in tutta franchezza, per come funziona l’etica e per come funziona la sensibilità rispetto alle regole nelle stanze del Comune di Caserta, nelle stanze abitate dai Biondi, dai Nello De Rosa, dai Vitelli, questa è una città che non possiede alcuna credibilità, come custode e promotore di legalità.