OSPEDALE CASERTA: È RECORD? Ottava proroga per la vigilanza armata all’ospedaletto covid di De Luca. Superati i 100 mila euro fuori contratto in due anni

22 Luglio 2023 - 12:20

Tra coronavirus e more di aggiudicazione ormai secolari, la libera concorrenza tra le corsie del Sant’Anna e san Sebastiano diventa una chimera

CASERTA (l.v.r.) – C’è un termine, un modo di dire per definire una situazione in cui una persona ics, giustificandosi per un particolare fatto, utilizza sempre la stessa motivazione: usa il cappotto di Napoleone.

Nella azienda ospedaliera Sant’Anna e san Sebastiano di Caserta, il cappotto di Napoleone è quello costituito da un combinato disposto tra le “more dell’aggiudicazione” da parte dell’ente regionale della sanità, la Soresa, e l’epidemia di coronavirus che ormai si è chetata, speriamo, in maniera definitiva.

Questi due fattori, infatti, hanno portato a quello che potrebbe essere un record, ovvero l‘ottava proroga extracontrattuale di un servizio affidato, senza gara, tramite incarico diretto.

Si tratta del servizio di vigilanza armata all’ospedaletto covid di terapia intensiva situato all’interno del parcheggio dell’ospedale.

Il primo incarico su questo compito è datato addirittura estate 2020 e fu pagato 37 mila euro.

Da quel momento, ogni tre mesi, oppure ogni sei mesi, il direttore generale dell’ospedale di Caserta Gaetano Gubitosa ha firmato le delibere di proroga del servizio, a volte spendendo 37.000 euro a “botta”, a volte spendendone poco più di 15 mila, come nell’ultimo caso di pochi giorni fa.

L’ennesima proroga viene giustificata all’ospedale di Caserta poiché la regione Campania starebbe terminando le procedure per l’aggiudicazione di questo servizio in maniera centralizzata.

Però, e questo Gubitosa lo sa bene, nulla vieta all’ospedale di Caserta di creare una gara ponte, una procedura a breve termine, che possa essere libera, trasparente e che vada a coprire il periodo di latenza ormai infinito della Soresa.

Di questi ospedali modulari, fortissimamente voluti dal presidente regionale Vincenzo De Luca, preferendo i prefabbricati al riutilizzo di nosocomi dismessi ma riattivabili rapidamente, come quelli di Teano e Capua, da sempre CasertaCe ne critica la genesi e anche l’utilizzo.

Quello di Caserta è costato circa 2 milioni di euro. L’ospedaletto avrebbe dovuto contenere 24 posti letti di terapia intensiva covid, ma, in realtà, questo numero non è stato mai aggiunto, anzi, al massimo, è stato utilizzato per la metà di quanto previsto, nonostante il modulare fosse in funzione nei momenti più critici della pandemia.

Con il passare degli anni, fortunatamente, il coronavirus ha visto allentare la sua morsa, ma si è sempre ritenuto di dover spendere per la vigilanza armata – non portierato, non guardiania, ma vigilanza armata – della struttura.

Il nuovo incarico terminerà il prossimo 30 settembre e siamo abbastanza convinti che la SSD di Nocera Inferiore ne riceverà un altro a stretto giro di posta.

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