Nella patria di Zannini e Di Biasio, le coop segnalate dalla Dda nel sistema Lagravanese-Capriglione fanno i soldi fattura per fattura

1 Settembre 2023 - 19:55

Due fatture agostane molto datate, pubblicate dal comune capofila dell’ambito C10, ovvero Mondragone, ci hanno riportato alla memoria lo storico delle coop che hanno ricevuto i quattrini figli dei servizi prestati. Qualora Zannini, Capriglione e gli altri protagonisti di questo articolo riterranno di esprimere la loro opinione nel merito delle vicende, noi saremo a completa disposizione

MONDRAGONE (g.g.) – A volte ritornano, ma sarebbe meglio dire che in certi contesti territoriali ritornano sempre.

Il problema è che per denunciare certi meccanismi occorre una conoscenza dei fatti storici attraverso l’assorbimento di cognizioni documentali che può derivare solamente da studi pazienti ed approfonditi.

Se oggi possiamo scrivere, ad esempio, che al comune di Mondragone, in questo caso come ente capofila dell’Ambito territoriale dei Servizi Sociali C10, le facce che girano sono sempre le stesse e che al momento sono utilizzate quelle sopravvissute alle interdittive antimafia scaturite dall’inchiesta ancora in atto sul controllo del clan dei Casalesi negli affidamenti dei servizi sociali comunali e intercomunali, è perché abbiamo letto fino all’ultima sillaba le diverse informative frutto dell’abilissimo lavoro della Squadra Mobile della questura di Caserta, su delega della Dda di Napoli.

Al momento è indagato soprattutto Luigi Lagravanese da Casal di Principe, colui che Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan, e da qualche tempo collaboratore di giustizia, ha definito come la sua interfaccia,

l’interfaccia del clan dei Casalesi nei Servizi Sociali.

Nel registro delle notizie di reato sono finiti anche l’ex moglie, ma ancora in piena concordia imprenditoriale con Lagravanese, ovvero Sonia Flauto, il vero vicario, storico alter ego, Pasquale Capriglione, e altri elementi di questa filiera, Gennaro Bortone, Maurizio Zippo, Orlando Diana e tra i politici l’ex sindaco di Sparanise (ecs perché quel comune è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche) Salvatore Martiello.

Ma se leggiamo nel corpo di determine dirigenziali, inerenti fatture per pagamenti di prestazioni legate ai servizi sociali, i nomi di alcune cooperative, noi non scendere dal pero, non rimarremo a bocca aperta senza capire come iniziare l’analisi, ma sapremo connettere, manco a dirlo, a Mondragone, in un’amministrazione in cui comanda solo e solamente il consigliere comunale Giovanni Zannini, quel lavoro della Squadra Mobile in cui il nome di Zannini non c’è, ma dove è presente quello di Capriglione, uno che dettato letteralmente legge al comune rivierasco, uno che con lo stesso Zannini e Pasquale Di Biasio hanno cannibalizzato gli eventi elettorali di Falciano del Massico e Carinola, dove la figlia dello stesso Capriglione si è presentata con successo alle elezioni, mentre il genero di Capriglione (non sappiamo se consorte della consigliera) veniva assunto a sangue freddo nei concorsoni dell’amministrazione provinciale in cui non una sola di queste assunzioni non è passata sotto l’egida dello Zannini e del suo super sodale Giorgio Magliocca, che di questo ente è il presidente.

E allora vediamole quali sono queste denominazioni che stanno intascando quattrini nell’Ambito Sociale C10, formato, manco a dirlo, dai comuni di Mondragone, dal comune super zanniniano di Cancello ed Arnone, Castel Volturno, che dovrebbe svolgere ruolo attivo in queste cose ma che, anche a causa di un sindaco moscio, non svolge alcun ruolo rilevante, se non nella spartizione delle briciole, Falciano del Massico, dove Capriglione risiede, Carinola, comune che gli ha dato i natali e dove, come detto, la figlia ha avuto un successo elettorale.

Si tratta delle cooperativa Araba Fenice, che ha incassato fatture datate, secondo quanto viene scritto in determina, aprile 2022 e prese in carico dall’Ambito solo ad agosto, per un valore di 3351 euro; storia simile, ma per servizi addirittura datati ottobre, novembre e dicembre 2021, per la coop. Per Voi, importo della fattura pari a 2994 euro.

E partiamo dalla fine. Se parliamo della cooperativa Per Voi non possiamo non citare quanto scritto da questo giornale il 4 agosto 2022:

Pagina 18 e 19 dell’informativa depositata presso gli uffici della Direzione distrettuale antimafia di Napoli dai detective della prima sezione della Squadra Mobile della questura di Caserta. Parla Antonio Iovine detto O’Ninno, uno dei capi del clan dei Casalesi ed egemone nella “sua” San Cipriano: “[…] Mi risulta che Lagravanese assumesse persone su richiesta delle organizzazioni criminale. […] Per quello che riguarda le altre famiglie casalesi mi risulta anche che Noviello Antonella sia stata assunta su richiesta di Martinelli Enrico nella stessa casa famiglia di Leccia Clorinda“. Di qui, l’integrazione concettuale degli inquirenti: “Da accertamenti effettuati si è riscontrato che effettivamente sia Leccia Clorinda che Noviello Antonietta risultano essere stati dipendenti di società cooperative e riferibili al Lagraveanese Luigi. In particolare: […] Noviello Antonietta assunta dal 01.01.2006 al 31.12.2013 sulle società cooperative, Punto H, il coriandolo, settima, smile, pellicano, Teseo, Domus, Per Voi, molte delle quali nella disponibilità di Lagravanese Luigi“.

Ma, sempre nella stessa informativa, viene chiarita la connessione tra la cooperativa Per Voi, gratificata a Mondragone, e il referente del clan dei Casalesi.

Pagine 21 e 22 della medesima informativa: “Lagravanese Luigi è risultato essere gestore, sia in qualità di rappresentante che di socio, in numerose cooperative sociali e società tra cui: […] Per Voi, società cooperativa sociale con sede in Casagiove, Partita Iva 03197140613, via nazionale Appia 13; è stato consigliere della società dal 2007“.

Per quanto riguarda, invece, Araba Fenice, è stata tra le storiche fondatrici del Consorzio Agape, il quale da anni ingaggia uno scontro durissimo con la Dda e con la Prefettura.

Agape, infatti, è stata colpita già anni addietro da interdittiva antimafia per la presenza al suo interno degli interessi imprenditoriali di Pasquale Capriglione. E tutte le informative acquisite dalla Dda la ritengono la matrice di tutti i meccanismo malavitosi.

Per cui le coop. Per Voi e Araba Fenice sono state associate a quel sistema colpito dall’indagine e dalle perquisizioni della Dda e colpito dalle recenti interdittive antimafia. Se a questo ci aggiungiamo che il comune di Mondragone, quello di Falciano del Massico, quello di Carinola, hanno rappresentato una sorta di luogo degli esclusivi interessi di Capriglione e di Zannini, il quadro che ne emerge pare inquietante.

Se poi Giovanni Zannini e Pasquale Capriglione riterranno di esprimere la loro opinione nel merito delle vicende, noi saremo a completa disposizione.

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