ASI CASERTA. Affidamento da 35 mila euro all’impresa che la procura ha definito come prestanome di Raffaele Pezzella, più volte in odore di camorra e oggi imputato per le tangenti alla PROVINCIA

13 Settembre 2023 - 13:46

Naturalmente, come spesso capita in articoli del genere, le nostre prime critiche le rivolgiamo alla Prefettura di Caserta. Nel testo troverete i passi integrali proprio sulle attività delle false fatturazioni per creare risorse per tangenti da parte di questa società con sede a Piedimonte Matese. Infine, in calce all’articolo, la determina a firma dei dirigenti Santonastaso e Tramontana

CASERTA – Scriviamo le cose come bisogna scriverle, altrimenti “questa” si incazza e ci ammorba con i suoi pistolotti targati Facebook.

Ci siamo concessi solo questa riga un po’ scapricciatella perché, come capita ormai da qualche tempo, rispetteremo l’istituzione presidenziale dell’Area di Sviluppo Immobiliarpardon, ‘sto cavolo di FreudIndustriale di Caserta.

Per cui, quando entreremo nell’argomento dell’articolo ci sarà un interlocutore istituzionale, la presidente Raffaela Pignetti.

Siccome abbiamo scelto di utilizzare molte ore della nostra giornata di lavori nella consultazione e poi nell’analisi approfondita degli atti amministrativi di tantissimi enti operanti nella provincia, capita qualche volta di incrociare anche delle delibere

del Comitato Direttivo Asi o delle determine dirigenziale dello stesso ente che suscitano il nostro interesse.

In questo caso si è appuntato sulla determina numero 249 del 10 agosto scorso, a firma del responsabile del servizio Urbanistica Pietro Santonastaso e del dirigente Carlo Tramontana.

Si tratta di un affidamento diretto da 34 mila e 309 euro per realizzare, così è scritto nell’oggetto della citata determina, un “servizio tecnico di rilievo, frazionamento, trascrizioni in conservatoria dei registri immobiliari e volturazioni catastali“.

La scelta è caduta sulla Rilgeo Service S.a.s. di Vittoria Carullo.

Come è successo in altri casi del genere, il fronte dialettico più intenso non ha come interlocutore l’ente che attribuisce l’affidamento, bensì la Prefettura di Caserta dove le cose continuano a non quadrare nelle dinamiche collegate alle istruttorie e alle attività finalizzate alla verifica dell’esistenza (o della non esistenza) per tenere un’impresa in una white list, cioè per tenere o non tenere un’impresa dentro o fuori dal perimetro della cosiddetta interdittiva antimafia.

Proprio perché noi leggiamo tutto e, conseguentemente, scriviamo tutto, non facendo sconti neppure a noi stessi, nel racconto dettagliato, analitico dell’ordinanza firmata da un gip del tribunale di Benevento, come conseguenza di emissione di misure cautelari restrittive della libertà personali e riguardante anche le strutture patrimoniali degli indagati, abbiamo incrociato questa impresa, definita in tal modo dalla procura sannita, così come possiamo dimostrare ampiamente ripubblicando oggi lo stralcio integrale di quel passo dell’ordinanza:

“[…] al fine di occultare di occultare parte del prezzo della corruzione, nell’ambito della promessa corruttiva stipulata da PEZZELLA Raffaele e DELLA Pietra Giuseppe con PANARESE Michelantonio, LAUDATO Nicola, SCOCCA Antonello, CAMILLERI Carlo, CAMILLERI Nicola e CICCARELLi Gaetano, in virtù della quale una parte del prezzo illecito pattuito, pari al 10% delle somme complessivamente erogate dalla Provincia di Caserta in virtù dell’aggiudicazione dell’appalto,- sarebbe stato pagato dai privati corruttori a fronte dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di imprese formalmente o di fatto riconducibili a PEZZELLA Raffaele e DELLA PIETRA Giuseppe, determinavano, agevolano e istigavano persone fisiche, allo stato non compiutamente generalizzate, dell’impresa. RILGEO SERVICE di Carillo Vittoria & C. S.A.S. – impresa collegata a Pezzella Raffaele e DELLA PIETRA Giuseppe a emettere nei confronti di Laudato Nicola fatture di euro 7.076,00 nonché nei confronti della GENERAL Engineering una fattura dell’importo di euro 12.444,00 perfettamente corrispondente alla percentuale del 10% (5.800,00 + 1.276,00 di IVA 22%; euro 10.200+ 2.244,00) degli importi […]”

E ancora, in un altro stralcio: “poi riceveva effettivamente in più occasioni dai predetti privati corruttori, sempre per il fremile di PANARESE Michelantonio, PEZZELLA Raffaele e DELLA PIETRA Giuseppe, una somma in contanti, ovvero una sua parte, non inferiore ad euro 19.800,00 euro, cui euro 8.200,00 versata da SCOCCA Antonello, CAMILLERI Carlo e CAMILLERI Nicola; ano 5.800,00 versata da LAUDATO Nicola: euro 5.800,00 versata da CICCARELLI Gaetano), nonché la somma 7200,00 EURO, oggetto di fattura emessa da parte della società RILGEO SERVICE DI CARULLO VITTORIA C. SAS. (Riconducibile a PEZZELLA Raffaele, o comunque da quest ultimo indicata per mascherare la ricezione di importi illeciti)“.

Raffaele Pezzella è l’imprenditore di Casal di Principe, trapiantato a Maddaloni, ma attivo sui lavori alla Provincia di Caserta sin dai tempi in cui l’Ufficio Tecnico era guidato da Sandrino Diana, in un momento di massima incidenza di gare vinte che ha raggiunto il massimo in cui l’ufficio era sotto il controllo dell’ineffabile e fortunatissimo dirigente Antonino Del Prete, il quale con Magliocca ha creato un indissolubile feeling, con quest’ultimo che gli ha assunto la figlia a Sparanise, guidando poi l’iter per il trasferimenti di questa verso Caserta.

Raffaele Pezzella è stato al centro di più di un’indagine da parte della Dda ed è stato attinto anche da qualche interdittiva emessa dalla Prefettura di Caserta.

Un soggetto attenzionatissimo di cui più di un pentito di camorra ha parlato, definendolo un imprenditore a disposizione sia si Antonio Iovine O’Ninno, sia degli Schiavone.

Oggi Raffaele Pezzella è imputato al tribunale di Benevento ma, così come fanno solo certi uomini di conseguenza, non ha mai fatto il nome – peraltro scontatissimo – dell’ingegnere della Provincia di Caserta a cui finivano le tangenti frutto delle attività anche delle aziende prestanome, qual’erano, tra le altre, proprio la Rilgeo Service.

La Prefettura di Caserta, soprattutto negli ultimi anni, ha dato sempre la sensazione di lavorare in maniera molto svogliata sulla relazione tra certe imprese interdette, come quella di Pezzella, e quelle dei prestanomi, come è definita dalla procura sannita quella di Vittoria Cerullo.

Per cui, quando le troviamo (e sta succedendo spessissimo) come beneficiare di affidamenti diretti che la riforma del Codice degli Appalti ha reso molto più facile, cosa che soprattutto al Sud non sarebbe mai dovuto accadere, noi ci indignamo, unica cosa, tra l’altro, che possiamo permetterci.

Ma ce la prendiamo con la Prefettura. Perché come potremmo mai prendercela con i dirigenti e le guide politco-amministrative degli enti? Non potremmo mai dimostrare che il signor Santonastaso, ospite di questo giornale fin dai tempi in cui all’Asi c’era Piero Cappello, abbia svolto il suo lavoro non in maniera ineccepibile. E lo stesso non potremmo dirlo di Carlo Tramontana.

Dalla determina evinciamo che Santonastaso e Tramontana hanno consultato il Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazioen) e, siccome piaceva il nome Rilgeo, l’hanno contattata, dando 34 mila euro ad una società di Piedimonte Matese che faceva fatture per operazioni inesistenti, eterodiretta in quest’attività dall’imprenditore più volte sospettato di camorra e oggi imputato per casi di corruzione che gli hanno costretto di passare diversi mesi ai domiciliari.

La presidente Pignetti? Formalmente e anche sostanzialmente non c’entra nulla. Questa scelta, ripetiamo, tra l’altro inattaccabile dal punto di vista giuridico, è stata fatta dal duo Santonastaso-Tramontana.

Poi, se i due sono stati spinti da sollecitazioni esterne, questo non possiamo stabilirlo ora, ma neanche dopo. Abbiamo semplicemente fotograto una scelta consapevole, sostanzialmente discrezionale che l’Asi ha preso rispetto ad una società che una procura (non CasertaCe) ritiene mero prestanome e che ha fatto oggetto di due capi d’imputazione del processo in corso al tribunale di Benevento.

QUI SOTTO I DUE STRALCI DELL’ORDINANZA. CLICCA QUI PER LEGGERE L’AFFIDAMENTO DIRETTO A RILGEO DA PARTE DELL’ASI CASERTA