Pestaggi in carcere, il teste: “La commissaria col manganello in mano incitava a picchiarci”
23 Ottobre 2023 - 18:42
Prosegue l’interrogatorio del detenuto Fabio D’Avino.
SANTA MARIA CAPUA VETERE. La scorsa udienza disse che, se solo lui avesse voluto, “in aula non sarebbe andato più nessuno a parlare“. Oggi è proseguito l’interrogatorio del detenuto Fabio D’Avino, testimone nel processo ai 105 agenti penitenziari, funzionari del Dap e medici dell’Asl, imputati per i pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020.
E D’Avino oggi ha dichiarato che “la commissaria stava con il manganello in mano e incitava a picchiarci”. D’Avino si riferisce all’imputata Anna Rita Costanzo, funzionaria della polizia penitenziaria, sottolineando, poi, di non essere stato colpito personalmente dalla donna, né di averla vista colpire qualche altro detenuto.
D’Avino, dunque, nel corso di queste ultime due udienze nell’aula bunker, ha confermato le accuse fatte al tempo nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria. La scorsa udienza, tra l’altro, ha dichiarato esplicitamente che alcuni dei soggetti imputati e, sostanzialmente, contro cui stava testimoniando, sono agenti di custodia presso il carcere dove è attualmente detenuto (Carinola).Una condizione che, teoricamente, può mettere a rischio la sua sicurezza..