ESCLUSIVA CASERTACE. Come volevasi dimostrare, il sequestro probatorio dei quasi 2 milioni di euro in contanti a casa di Giuseppe Rea “Topolino”, annullato dal Riesame, è diventato sequestro preventivo. La cifra record resta sottochiave

27 Ottobre 2023 - 19:04

Stamattina, in un articolo molto ampio tra il serio e il faceto, come a noi piace fare, avevamo già dato qualche indicazione su quella che poteva essere il continuo di una vicenda a suo modo senza precedenti

CASERTA – Era stato fin troppo facile ipotizzare nell’articolo di questa mattina – clicca e leggi – in cui, con rispetto parlando, ci eravamo messi un po’ a cazzeggiare sulla decisione del tribunale del Riesame di dissequestrare il milione e 874 mila e 230 euro incredibilmente sequestrati nell’abitazione di Rea, autodefinitosi Topolino, durante la perquisizione ordinata dal pubblico ministero della DDA Maurizio Giordano nell’ambito dell’ampia indagine relativa agli appalti dei rifiuti, delle sanificazioni nelle Asl e le connessioni con la politica.

Un sequestro record a casa di un insospettabile che un “grande” come Dullio Poggiolini, se fosse ancora vivo, si sarebbe sicuramente complimentato, buttando anche nella pattumiera i celeberrimi puff dove lui e consorte nascondevano i soldi delle mazzette della tangentopoli doc del 1992.

Scherzi a parte, l’esito del Riesame di qualche giorno fa era stato determinato dal fatto che la DDA, non aspettandosi forse di trovare tutto quello che ha trovato nei luoghi più impensabili a casa di Rea, legato, sempre secondo i pm dell’Antimafia, al noto politico di Casapulla, Luigi Bosco, aveva realizzato un sequestro probatorio, rispetto al quale l’avvocato difensore di Rea aveva presentato ricorso.

Come ci si aspettava ampiamente e come pronosticato da diversi avvocati, è arrivato il sequestro preventivo che, in considerazione della cifra enorme, sarà molto difficile da trasformare in dissequestro dinanzi ai giudici del Riesame.