L’INTERVENTO. Bene l’approvazione bipartisan della nuova legge contro la violenza sulle donne, ma la clausola sull’invarianza finanziaria non convince

L’avvocato Franco Piccirillo interviene dopo il via libera all’unanimità, dato ieri dal Senato, ma esprime un paio di obiezioni sicuramente interessanti

Il Senato approva all’unanimità il disegno di legge Roccella contro la violenza sulle donne. È un segnale inequivoco di condivisione dei valori fondamentali della costituzione, e questo fa onore a tutti noi; manca però, puntualmente in questa materia, un segnale di responsabilità vera.
Questa politica, almeno quando interviene sulla piaga della violenza di genere, deve evitare di fare due cose: legiferare sull’onda dell’emozione e di chiudere il testo normativo con la “clausola d’invarianza finanziaria” (che significa applichiamo queste norme, ma senza chiedere risorse finanziarie), come stabilisce anche questa legge all’art. 19.
Sono due caratteristiche che stanno ad indicare poco senso di responsabilità.
Una legge invece è buona non per quello che dice, ma per come è potenziata nella sua applicazione. Questa tragedia sociale ha bisogno di responsabilità e sacrifici veri, che significa trasferire risorse da altri bisogni (per non dire sprechi) per destinarle alla causa della giustizia di genere.