Truffa sulla vendita del Folletto, 40enne finisce sotto processo

8 Gennaio 2024 - 16:53

Utilizzava falsi dati di ignari acquirenti per intascare le provvigioni.

SANTA MARIA C.V./BELLONA/CAPUA. Il Procuratore aggiunto della Procura sammaritana Antonio D’Amato ha citato in giudizio nella nuova udienza predibattimentale, introdotta dalla riforma Cartabia, Michela Busico, 40 di Bellona, difesa dall’avvocato Pasquale Casoria per il reato di truffa aggravata e sostituzione di persona perche’, quale venditore per conto della società Vorwerk Italia s.a.s, con artifizi e raggiri consistiti nel compilare una proposta d’ordine di un aspirapolvere “Folletto” utilizzando i dati di V. M. R, induceva in errore il personale della società sulla genuinità dell’ordine e la stessa persona offesa, facendole credere che era un errore, e si procurava così l’ingiusto profitto rappresentato dalla erogazione delle provvigioni connesse alla vendita dell’aspirapolvere con pari danno per la società alla quale non veniva corrisposta la somma di euro 500,00 a saldo
dell’importo corrispondente al prezzo di vendita dell’elettrodomestico e poi per commettere il reato di truffa induceva in errore il personale della Vorwerk Italia s.a.s. in ordine alla genuinità dell’ordine che compilava utilizzando indebitamente le generalità di V. M. R. e facendo in modo che quest’ultima risultasse contraente.

Michela Busico dovrà affrontare l’udienza filtro in camera di consigli perché la procura ritiene che la donna, con artifizi e raggiri consistiti nel proporre in vendita a D. N. F. due aspirapolveri a un prezzo conveniente, induceva in errore la persona offesa sulla bontà dell’offerta e si procurava così un ingiusto profitto pari alla somma di euro 600, 00 che si faceva
consegnare in contanti, con pari danno per la persona offesa alla quale non veniva consegnato alcun prodotto ne’ restituiva la somma versata. Il processo traeva origine dalla querela presentata dalle persone offese a mezzo dei loro legali gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo che nel processo si costituiranno parte civile nell’interesse dei loro assistiti per i fatti che si sono verificati a Capua due anni fa.