TUTTI I NOMI. Imprenditori, fatture false e un giro da milioni di euro. La procura chiede 5 condanne

29 Gennaio 2024 - 18:45

AVERSA – Imprenditori e consulenti del lavoro accusati di aver creato un’associazione a delinquere, con base nell’agro aversano, attiva nell’emissione e nell’utilizzazione di false fatture per operazioni inesistenti nel settore edile, finalizzate, oltre ad ottenere i conseguenti sgravi tributari, anche e soprattutto a conseguire la percezione di indebite contribuzioni da parte degli Enti previdenziali ed assistenziali.

Queste le accuse della procura di Aversa Napoli Nord nei confronti di cinque soggetti, coinvolti in un’inchiesta della Guardia di Finanza di Aversa che nell’aprile 2018 eseguì sette ordinanze di custodia cautelare e il sequestro di beni per circa 13 milioni di euro.

Oggi, lunedì, in aula ci sono state sia le arringhe difensive, sia le richieste di condanna presentate dal Pubblico Ministero.

La procura normanna ha invocato una condanna a nove anni di reclusione per Salvatore Massaro, difeso dall’avvocato Alessandro Diana. Cinque anni e otto mesi invece per Angelo Caterino, difeso dall’avvocato Ferdinando Trasacco, e per Paolo Piccirillo, difeso dal legale Lino Mascia.

L’avvocato Trasacco difende, con il collega Goffredo Grasso, anche Emilio Caterino, per il quale la procura ha chiesto quattro anni e 9 mesi di reclusione. Vincenzo Massaro, la cui rappresentanza legale è affidata a Alessandro Diana, rischia una condanna a tre anni di reclusione.

Le società coinvolte erano: “Soc. Coop. Eden Edil”, “Soc. Coop Sama Edil”  di Casal di Principe, riconducibili a Salvatore Massaro e la “Icor”, riconducibile a Paolo Piccirillo