Aiuti al boss durante la latitanza: cambia la misura, padre e figlio agli arresti domiciliari
30 Marzo 2024 - 09:47
Ai domiciliari anche Ferdinando Sorvillo, “Nanduccio dei camion“, 46enne di Orta di Atella titolare della società DB Truck, assistito dagli avvocati Ferdinando Letizia e Anna Tartaglione
SAN CIPRIANO D’AVERSA/ORTA DI ATELLA – Arresti domiciliari per Raffaele Cristiano, 57enne ausiliare del traffico di San Cipriano d’Aversa, e per suo figlio Antonio, 30 anni, entrambi coinvolti nell’inchiesta della Dda che ha inferto un duro colpo al clan Angelino di Caivano.
È quanto stabilito dai giudici della XII sezione del Riesame del tribunale di Napoli che hanno accolto l’istanza di riqualificazione del reato da associazione a delinquere di stampo mafioso a concorso esterno, avanzata dal difensore dei due indagati, l’avvocato Domenico Della Gatta.
Padre e figlio (quest’ultimo è legato sentimentalmente alla nipote di Angelino) per i magistrati antimafia, avrebbero favorito la latitanza del capo del gruppo criminale Antonio Angelino, individuato e arrestato il 9 luglio 2023 in una villetta ad Ischitella a Castel Volturno pressa in affitto proprio da Raffaele Cristiano per 1500 euro mensili.
Lo scorso 12 marzo sono stati destinatari di un provvedimento cautelare disposto su delega del procuratore distrettuale di Napoli, Nicola Gratteri ed eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, accusati, unitamente ad altri, di associazione di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione.
Ai domiciliari è finito anche Ferdinando Sorvillo, detto ‘Nanduccio dei camion’, 46enne di Orta di Atella titolare della società DB Truck, al quale i magistrati della Dda partenopea contestano il reato associativo e le estorsioni. Sorvillo è stati assistito dagli avvocati Ferdinando Letizia e Anna Tartaglione.