AVERSA. Clamoroso: tre dirigenti comunali convinti che ci siano stati reati nella realizzazione di ENJOY PIZZA
27 Luglio 2018 - 12:16
AVERSA – (g.g.) La notizia non è di quelle ordinarie. Meriterebbe, infatti, in pieno, di essere definita con un aggettivo molto abusato nelle cronache e nei giornali che hanno bisogno di fare un pò di casino per farsi leggere: clamorosa.
Ma non può essere definito diversamente ciò che è successo ieri durante i lavori della Commissione Consiliare Controllo e Garanzia. Vi hanno partecipato solo i consiglieri di minoranza Mazzoni, che ha sostituito Dello Vicario assente, Francesco Sagliocco e il presidente Marco Villano del Pd. Mancavano i componenti della maggioranza.
Domandando in giro abbiamo appreso che in questa commissione c’è anche Rosario Capasso e la notizia un sorriso ce l’ha strappato.
La convocazione di una commissione di controllo che tocca alla minoranza, era stata fatta per ascoltare i dirigenti del comune intorno all’ipotesi dell’esistenza di una notizia di reato relativamente alla ormai arcinota questione della Enjoy Pizza e dei famosi 20 euro pagati per entrare a uno degli eventi più significativi.
Precisamente la Commissione ha chiesto ai dirigenti presenti cioè Pignetti, Nerone e Accardo se esistevano o meno le condizioni per presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Ora, capite bene se una persona fisica presenta un esposto riguardante un atto amministrativo, siamo nella routine, nella normalità. Se al contrario una commissione consiliare chiama i dirigenti ponendogli una domanda che condurrebbe a una denuncia del comune contro se stesso, la cosa diventa, per l’appunto, abbastanza clamorosa.
Ma ancor più clamoroso è che tutti e tre i dirigenti hanno detto che a loro avviso, rispetto alle due delibere, la numero 15 e la numero 277 del 26 aprile, da cui ha preso le mosse l’iniziativa dell’Enjoy Pizza, svoltosi nelle scorse settimane nel Parco Pozzi, tra un vero e proprio uragano di polemiche, esistono le condizioni per presentare un esposto.
Ora, affermare ciò, al di la della prudenza e da possibili emendamenti di questa posizione sul piano meramente formale, significa che Pignetti, Nerone e Accardo hanno maturato la convinzione che qualcosa di losco, qualcosa di illegale sia successo nella fase istruttoria o/e nella fase esecutiva di questo evento.
E’ la Accardo a fornire una motivazione precisa della posizione dei dirigenti: “Il prezzo fissato – così è scritto testualmente nel verbale della riunione di Commissione – dalle due delibere rappresenta il prezzo a cui doveva attenersi il soggetto privato.” In questo caso la società Enjoy che ha dato il nome all’evento che, se non ricordiamo male, ha sede a Caserta e ora, alla luce di ciò che è capitato, dovrà anche essere in qualche modo monitorata e approfondita, per quel che riguarda la sua compagine, da CasertaCe.
E’ importante l’affermazione della Accardo in quanto fa pensare che il livello politico più importante, cioè il sindaco De Cristofaro, abbia dato via libera rispetto a questa clamorosa presa di posizione. La Accardo infatti non attacca il contenuto degli atti amministrativi, dato che in questo caso avrebbe coinvolto l’intera giunta, a partire dal sindaco De Cristofaro, che quella delibera ha approvato.
Il rilievo riguarda l’attuazione, ad avviso della dirigente in violazione di ciò che le delibere prevedevano, dell’evento, relativamente alla questione del prezzo a cui doveva attenersi il soggetto privato.
Ovviamente tutti i riflettori verranno puntati in questi giorni sull’assessore agli spettacoli e agli eventi Alfonso Oliva, colui il quale ha seguito l’intera vicenda a stretto contatto di gomito con la società Enjoy, fino all’ultimo minuto delle manifestazioni svoltesi all’interno del Parco Pozzi.