IL FOCUS. Il boss Piscitelli e il patto di ferro con O’Cinese, uno dei capi della Sacra Corona Unita
29 Luglio 2018 - 13:32
SAN FELICE A CANCELLO (t.p.) – Altre indiscrezioni sulla movimentata vita del boss Raffaele Piscitelli O’Cervinese, 50 anni, detenuto nel carcere di Carinola che, a seguito dell’annullamento della sentenza in Cassazione, potrebbe anche uscire dal carcere.
Il suo gruppo è attualmente considerato il più potente cartello criminale dello spaccio in Campania dopo quello di Scampia. Insomma, il boss della coca in provincia di Caserta, avrebbe trattato affari di droga con cartelli criminali, non solo del napoletano e persino della Colombia e della Bolivia, ma secondo recenti accertamenti telefonici e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, sono persino apparsi contatti con la Sacra Corona Unita tramite il boss barese collaboratore di giustizia Antonio Raggi alias O‘cinese.
Quest’ultimo oltre essere stato condannato in via definitiva per traffico internazionale di droga è accusato di oltre dieci omicidi. Le attività investigative soprattutto dei carabinieri in questa zona tra San Felice e Cervino sono sempre molto attente e non solo nell’ambito della droga ma anche in un altro settore, quello delle scommesse clandestine. Persone molto molto insospettabili, anche non originarie di questa area, nel mirino delle forze dell’ordine.