Casalesi & Appalti Ferrovie. “Apicella prendeva accordi con i sindaci, lui l’intermediario tra politica e clan”
29 Maggio 2024 - 19:48
Le dichiarazioni del pentito Luigi D’Ambrosio.
CASAL DI PRINCIPE. “Dante Apicella, amico di Nicola Schiavone, figlio di Francesco Schiavone Sandokan, era incaricato di prendere accordi sui comuni per gli appalti, e poi scegliere gli imprenditori che dovevano lavorare”. Sono le dichiarazioni del pentito Luigi D’Ambrosio rese nel corso dell’udienza del processo sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti alle Ferrovie dello Stato, che si sta tenendo presso la terza sezione del tribunale sammaritano, presieduta da Giuseppe Meccariello. D’Ambrosio ha spiegato che “Apicella si occupava anche della ridistribuzione degli utili tra gli imprenditori e il figlio di Sandokan, ed era lui a prendere accordi con i sindaci”. Si tornerà in aula alla fine del mese di giugno. Verranno ascoltati Dario De Simone, Roberto Vargas e Nicola Panaro.
A processo sono finiti Nicola Schiavone, Vincenzo Schiavone, Nicola Puocci, Vincenzo Apicella, Francesco Salzillo, Gennaro Diana, Salvatore Diana, Giancarlo Diana, Vincenzo Diana, Luigi Diana, Mario Diana, Luigi Schiavone, Fioravante Zara, Mario Zara, Giuseppe Fusco, Luigi Belardo, Angelo Massaro, Antonio Petrillo, Luigi Petrillo, Marco Falaco, Claudio Puocci e Caterina Coppola. Le accuse sono a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.