FOTO. Dopo il motociclista morto, altro incidente sul quel tratto di Statale: DUE FERITI
16 Giugno 2024 - 08:59
CALVI RISORTA (Elio Zanni) – Ancora uno scontro tra veicoli, ancora sulla via Casilina, sempre all’incrocio tra i comuni di Calvi Risorta e Sparanise.
L’incidente risale alle 23 di ieri 15 giugno 2024 e il bilancio stavolta è di due feriti. Sul luogo dell’incidente sono prontamente intervenuti i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Capua e i sanitari del 118 della postazione di Calvi-Sparanise, per fornire assistenza immediata e avviare le indagini.
Ma c’è un altro bilancio che toppe persone e anzi troppe istituzioni stentano a notare: si tratta della eccessiva frequenza di sinistri stradali che si verificano in quel tratto di strada statale.
È sempre di ieri 15 giugno, per esempio, in mattinata lo spaventoso urto tra un Suv e la motocicletta di un 59enne acerrano che sempre lì, sulla via Casilina nel tratto maledetto che taglia in due il territorio caleno ha lasciato la vita. Quel posto ha un nome: «il quadrivio della morte».
Una denominazione spontaneamente, in maniera del tutto naturale inventata dai residenti che quasi quotidianamente si ritrovano ad ascoltare frenate assordanti, tonfi catastrofici e disperate urla di aiuto. L’appello dei residenti: «Fate qualcosa, quel luogo è una trappola per automobilisti».
È di evidenza palmare la necessità di precisi quanto urgenti interventi di modifica della logica dell’incrocio, l’ennesima rotonda, un sistema semaforico; sono scelte che lasciamo alla cervellanza tecnica specializzata.
Ma la ferma condanna all’inattività assoluta, all’assistere impassibile nei «saecula saecularum» dei politici di turno e degli amministratori pubblici ai continui scontri e all’allungarsi della lista dei morti e dei feriti all’incrocio della morte, questo sì: è un compito che spetta ai giornali.
È necessario che le autorità locali, a partire dai sindaci dei comuni di Sparanise e Calvi Risorta, sollecitino l’Ente competente della statale Casilina e predano loro stessi provvedimenti concreti e tempestivi per prevenire ulteriori tragedie. Fate presto.