SAN FELICE. Eugenia Carfora va all’attacco sulla nuova antenna: «L’amministrazione vari un comitato scientifico per i rischi». Poi una stoccata…

6 Luglio 2024 - 16:33

Una breve sintesi della lettera scritta dalla Consigliera comunale di minoranza con il testo integrale, pubblicato in calce.

SAN FELICE A CANCELLO (g.g.) – La Consigliera comunale di opposizione Eugenia Carfora, quando scrive, merita un’attenzione che va anche al di là del suo ruolo istituzionale. Educatrice, Preside di un Istituto superiore di una città di frontiera quel è Caivano, è diventata un esempio riconosciuto anche da Istituzioni di livello nazionale di tutto quello che si dovrebbe fare in una scuola, per cambiare il corso delle cose in luoghi problematici e profondamente infiltrati da ogni tipo di delinquenza. Non possiamo non essere interessati, dunque, alle sue prese di posizione relative alla città di San Felice a Cancello, che non sarà Caivano, ma neppure è questo luogo ameno pieno di cultura e di potenzialità di sviluppo, come viene dipinto da certi politici quando ne gestiscono al potere le sue sorti. La questione è quella di una antenna per la telefonia mobile 5G che l’amministrazione comunale ha autorizzato lo scorso 7 giugno 2024, con una delibera di Giunta, alla società Inwit nella zona dell’ex campo sportivo dismesso. Un’area tutt’altro che spopolata, tanto è vero che i cittadini residenti stanno già costituendo un comitato con l’obiettivo di evitare l’insediamento dell’impianto.

Eugenia Carfora, in sostanza, chiede che si attui una campagna informativa capillare sull’intero territorio del comune di San Felice a Cancello circa i rischi e i benefici dell’installazione, coinvolgendo apposite figure professionali per l’avvio di uno studio scientifico sull’impatto di questa installazione sulla salute dei cittadini. Non è mancata una stoccata ad altri politici, se pur non nominati direttamente che avrebbero cercato di interessarsi allo scopo di trarne beneficio elettorale, senza poi esporsi al momento delle decisioni.

Non è improbabile, ma questa è una nostra ipotesi, che questa stoccata sia indirizzata a Ferrara e ad altri consiglieri di opposizione. É stato Ferrara, infatti, ad essere intervenuto sulla questione quando è stata adottata la delibera di Giunta. Ma anche questo concetto, insieme agli altri da noi appena sintetizzati, li potete leggere nella versione integrale della lettera che pubblichiamo in calce a questo articolo. QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA

Carissimi Cittadini, il primo anno di insediamento della nuova Amministrazione è superato. Molti si chiederanno che fine ha fatto quel fervore, quell’entusiasmo di parte e non di parte? Quel fervore e quell’entusiasmo è super vivo nel mio ruolo di consigliere di opposizione e, ogni giorno, cerco di fare la mia parte in modo silente e rispettoso di quanti sognavano altro. Non è facile far emergere le proprie idee e la propria visione e questo certamente non può chiamarsi insuccesso. Ricordo a tutti che il vero insuccesso arriva solo quando non si ha il coraggio di continuare e ricordo anche che il successo è da considerarsi sempre e solo temporale. Personalmente sono una tifosa del sogno e, attraverso esso, cerco di imprimere con sottigliezza l’attenzione verso le cose giuste e corrette. Sono sul pezzo, ascolto, vedo (e anche oltre) e non mi avventuro nelle cose, non mi faccio coinvolgere da chi si lamenta e non ha il coraggio di esporsi fino in fondo. Non esporsi è un modo per offendere due volte: sé stessi ed anche chi sta cercando comunque di fare. Il fare degli altri non si deve fermare. Il controllo, la vigilanza e l’essere sempre pronti ad osservare fa bene a chi oggi amministra ma anche all’opposizione stessa. L’opposizione non deve sentirsi infelice, deve semplicemente essere orgogliosa di fare opposizione prendendosi cura degli spazi bui per innescare processi virtuosi. Sicuramente non si contano le problematiche del territorio ma deve essere altrettanto chiaro che la scrivente non fa finta di niente… Da Talanico a Polvica si ravvisano tanti fuocherelli, ma poi, nel mentre si entra nei meandri, come per magia, si spengono. Cosa dovrebbe, quindi, fare l’opposizione? Studiare, specie quando gli altri fanno di tutto per tergiversare e annientare le osservazioni e resistere utilizzando il coraggio per andare più dentro, giusto ad aspettare giorni buoni. Ogni azione ha bisogno del suo tempo per determinare lo spazio alle nuove visioni e alle diverse modalità per la risoluzione dei problemi. Nelle ultime ore, la prossima installazione dell’antenna a Talanico, per molti che aspettano solo la solita magia senza esporsi, pare essere diventata la problematica di discussione di turno. lo ci sono e non disprezzo le evoluzioni tecnologiche, ma rimango guardinga, diffidente verso chi “quell’antenna” la vuole installare presso luoghi acquisiti e poi abbandonati senza creare quel dialogo importante e proficuo con la popolazione. Carissimi, non scherziamo con la salute, specie quando trattasi di propagazione di onde elettromagnetiche e la loro potenziale influenza negativa sulla salute. Auspico una campagna informativa capillare sull’intero territorio circa i rischi e i benefici e il coinvolgimento di apposite figure professionali per l’avvio di uno studio scientifico circa l’impatto sulla salute dei cittadini. In conclusione, sperare di istituire un team di esperti per l’individuazione di criteri di localizzazione di infrastrutture ed impianti tecnologici a servizio della rete di telefonia mobile (non nei pressi di un campo sportivo) conviene a tutti. [Eugenia Carfora].