TRUFFA. Professoressa falsifica la firma del preside, per la Cassazione non può più insegnare

14 Agosto 2024 - 11:00

Protagonista della singolare vicenda una professoressa di sostegno di Marcianise

SAN MARCO EVANGELISTA/MARCIANISE –  Riconosciuta colpevole del reato di truffa, C.D, insegnante 49enne di Marcianise, non potrà più insegnare.

La docente, per mezzo del suo legale, ha presentato ricorso in Cassazione avverso l’ordinanza del tribunale di Napoli che, invece, ha confermato il provvedimento con cui il gip di Santa Maria Capua Vetere ha applicato alla ricorrente la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’insegnamento. 

Secondo il giudice la docente, grazie alla falsa attestazione del servizio prestato presso l’istituto tecnico commerciale di San Marco Evangelista, apparentemente firmata dal dirigente scolastico, era stata ammessa a frequentare il corso abilitante presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli e superato l’esame finale aveva conseguito l’abilitazione per l’insegnamento con relativo inserimento in graduatoria e successivamente assunta a tempo indeterminato quale docente di ruolo in prova per un posto di sostegno.

A parere della Cassazione il ricorso della docente è inammissibile: “la falsità della documentazione relativa all’espletamento dell’attività presso l’istituto scolastico casertano utilizzata per conseguire l’abilitazione all’insegnamento e di essere conseguentemente nominata insegnante di ruolo con contratto a tempo indeterminato, è dedotta”. Inoltre “la percezione di oneri connessi alla prestazione lavorativa inficiata a monte da un atto falso è ravvisabile nella fattispecie della truffa consumata continuata”.

Quindi confermata la misura la docente non potrà più insegnare.