Badante killer indagato per aver svuotato il conto di due anziani: scomparsi 71 mila euro

2 Settembre 2024 - 16:07

Il pm ha chiesto il processo per Mario Eutizia, già in carcere per essersi accusato dell’omicidio di quattro suoi assistiti tra la Campania e il Lazio

NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP  CLICCA QUI  https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20

CASERTAMario Eutizia, 47enne residente nella Maddalena, e reo confesso dell’omicidio di 4 anziani presso i quali svolgeva l’attività di badante, è imputato per utilizzo indebito di carte di credito nell’ambito di un’inchiesta della procura di Latina condotta dal pubblico ministero Valerio De Luca.

I fatti contestati risalirebbero in un preciso arco temporale e cioè tra l’agosto del 2017 e il gennaio del 2018 quando lo stesso assisteva una coppia di anziani che viveva nella zona del centro commerciale Morbella. Eutizia incomincia ad assistere la coppia e diventa per loro quasi uno di famiglia al punto che il figlio dei due coniugi, che per motivi di lavoro viveva all’estero, lo autorizza ad utilizzare il bancomat per prelevare al massimo 400 euro al mese dal conto corrente solo ed esclusivamente per le spese mediche ed altri necessità. Il badante, di nascosto, arriva a prelevare fino a 71.000 euro fino a quando l’anziana che assiste muore
Prelievi

effettuati fino a poche ore prima del decesso della donna, secondo quanto emerge dalle indagini sui prelievi. L’ultima operazione bancaria che effettua è un prelievo di 1500 euro per poi chiedere, qualche settimana dopo, un breve periodo di permesso giustificandosi con la necessità di dover frequentare un corso di aggiornamento in Molise salvo non fare più un ritorno.

Quando il figlio della coppia lo cerca perché non si presenta al lavoro il cellulare del badante risulta staccato e i sospetti diventano concreti quando l’uomo va in banca e chiede di vedere le operazioni del conto corrente. Scattata la denuncia gli investigatori raccolgono diversi elementi che portano il badante ad essere indagato a piede libero dalla procura di Latina che ne ha chiesto il rinvio a giudizio per il quale è attesa l’udienza preliminare