Accoltella coniugi per motivi sentimentali, salta l’udienza

9 Settembre 2024 - 17:57

La donna, ristretta da oltre un anno ai domiciliari, sin dai primi atti ha reso la propria versione dei fatti, collaborando con gli inquirenti

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CASERTA/CASAGIOVE – Rinviato al prossimo mese di ottobre ottobre il processo in Appello, davanti la seconda sezione, collegio C, della Corte di Appello di Napoli, per Anastasia Harina, 33enne ucraina, imputata per il tentato omicidio, nella notte del 12 giugno 2022, dell’ex amante, M.S., 43enne di Casagiove, e della nuova compagna di questi, la 36enne M.D, anch’ella residente nel comune alle porte di Caserta.

La donna, ristretta da oltre un anno ai domiciliari, sin dai primi atti ha reso la propria versione dei fatti, collaborando con gli inquirenti.
Ció che è apparso subito evidente dall’analisi degli atti, però, oltre all’assenza di un interprete (in palese violazione dei diritti della signora) che avrebbe certamente potuto ed anzi dovuto filtrare il dichiarato dell’allora indagata, è la mancanza di una perizia sull’arma del delitto volta ad accertare la presenza delle impronte digitali delle asserite parti lese. La signora ha infatti sempre affermato di essersi difesa dall’attacco delle due persone offese. Manca quindi una verifica circa l’attendibilità della versione resa. Uno dei nuovi motivi d’impugnazione presentati è dunque correlato alla legittima difesa.
Un

secondo motivo è relativo alla irragionevole aggravante della premeditazione. I giudici per un verso riconoscono come l’imputata abbia agito d’impeto, mentre, per altro, con manifesta contraddizione, affermano abbia programmato nei dettagli il duplice tentato omicidio. Si chiede dunque la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale

Il processo è stato rinviato al prossimo ottobre, per espressa richiesta della parte civile, a cui si associava la procura generale ed alla quale non si opponeva la difesa. La parte civile faceva questa richiesta poiché aveva preso contezza solo nell’immediatezza dell’udienza dei motivi nuovi d’impugnazione. I nuovi motivi venivano ritenuti particolarmente articolati e complessi dalla parte pubblica e quella privata, tanto da richiedere un rinvio per riservarsi uno studio approfondito degli stessi motivi, già depositati lo scorso 9 agosto dall’Avv. Ivano Ragnacci anche per conto dell’avvocato Chiara Penna.
Veniva, inoltre, anticipata la questione pregiudiziale sulla mancata traduzione degli atti in uno con l’assenza di un traduttore per l’imputata straniera nel corso del processo di primo grado, che verrà decisa, insieme ad i motivi di merito alla prossima ud