Spaccio di droga a conduzione familiare sul litorale Domizio: intera famiglia in manette

14 Novembre 2024 - 17:24

Nel corso delle indagini sono stati documentati oltre 150 episodi di spaccio ed identificati numerosi assuntori locali segnalati all’autorità amministrativa competente

SESSA AURUNCA – Nel corso della mattinata odierna, i carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 5 persone, di cui 2 agli arresti (un 48enne e un 23enne) e 3 al divieto di dimora nella provincia di Caserta (una 42enne, un 20enne e un 19enne) ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

Il provvedimento è scaturito a conclusione di una complessa attività d’indagine condotta dai carabinieri dell’aliquota operativa della citata Compagnia dal mese di gennaio a giugno del 2024 che, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, video riprese ed o.c.p., ha consentito di acquisire gravi indizi di reità a carico degli indagati che, in concorso ed accordo tra loro, agevolati dal vincolo familiare che li univa, hanno organizzato e gestito una fiorente attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e “hashish dry”.

Detto stupefacente acquistato da fornitori all’ingrosso stanziati nel comune di Casavatore (NA), veniva poi rivenduto, in regime di monopolio, nelle piazze di spaccio dislocate nei comuni di Sessa Aurunca, Cellole e nella località turistica di Baia Domizia.

Nel corso delle indagini sono stati documentati oltre 150 episodi di spaccio ed identificati numerosi assuntori locali segnalati all’autorità amministrativa competente. Sono state inoltre rinvenute e sequestrate numerose dosi sostanze stupefacenti pronte per essere immesse sulle piazze di spaccio.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati