Tentato omicidio tra 20enni per una ragazza. Ancora coltellate, ferito il cugino di Giuseppe Turco, ucciso nello stesso modo a 17 anni. IL RESOCONTO UFFICIALE

18 Novembre 2024 - 17:23

CASERTA – La Procura della Repubblica di Aversa Napoli Nord, in data 16 novembre 2024, ha delegato i Carabinieri della Stazione di Villa Literno a dare esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di un indagato ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata, commessi nella serata del giorno 15 novembre 2024.

Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa svolta dai militari dell’Arma, diretti da questa Procura della Repubblica, che ha consentito di ricostruire in poche ore le fasi di una violenta aggressione, commessa con un coltello a serramanico al termine di una lite scaturita per ragioni sentimentali.

Il fatto, avvenuto in via Verga del Comune di Casal di Principe, avrebbe comportato il ferimento della vittima all’avambraccio destro, con conseguente trasporto all’Ospedale Pineta Grande da dove è stato dimesso
senza versare in condizioni di pericolo di vita.

G.D.B., 20 anni, nel corso di una lite con G.S. di Villa Literno ha estratto un coltello ed ha ferito il suo rivale ad un braccio.

Il giovane liternese, cugino di Giuseppe Turco, ucciso a coltellate nel giugno del 2023 per mano di Anass

Saanud, 20enne di origini marocchine, proprio in piazza Villa, è stato trasportato con auto privato alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno ed affidato alle cure dei medici. Nonostante il fuggi fuggi generale il responsabile è stato rintracciato, il giorno dopo, dai carabinieri di Villa Literno e rinchiuso in cella in attesa. L’accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio

L’attività investigativa ha consentito, inoltre, di ricostruire le fasi precedenti alla lite, attestando che il destinatario della misura aveva ingaggiato un inseguimento con la propria automobile al fine di raggiungere la vittima, la quale – resasi conto del pericolo – avrebbe tentato di fuggire.

Al termine dell’azione delittuosa, l’indagato avrebbe minacciato la vittima palesando di volerla aggredire nuovamente con armi da fuoco, allontanandosi solo successivamente dal luogo del delitto.

L’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, è stato tradotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa dell’interrogatorio in ordine ai fatti contestati.