TUTTI I NOMI. 22 ARRESTI E TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI. Finiscono in manette medici e avvocati casertani
19 Dicembre 2024 - 14:02
CASERTA – Un’inchiesta avviata nel 2019 e conclusasi con una vasta operazione dei Carabinieri del gruppo di Aversa e dei NAS ha portato alla luce una complessa rete di truffe assicurative che ha raggirato le compagnie per oltre 4 milioni di euro. Due medici, originari di Aversa e San Nicola la Strada, sono stati arrestati, insieme ad altri 22 soggetti, tutti sottoposti agli arresti domiciliari e una persona ha ricevuto l’obbligo di firma.
Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati 660mila euro, una parte dei quali rinvenuti su un conto corrente e la restante somma scoperta in contante, custodita nelle abitazioni dei due medici. L’inchiesta si è conclusa con l’emersione di una rete criminale ben organizzata, che ha ingannato le compagnie assicurative e ha arrecato un danno economico di grande entità.
La truffa si concentrava su falsi certificati medici e terapie mai realizzate, emessi da strutture mediche “fantasma”, ossia senza alcuna autorizzazione. Questi falsi centri, situati principalmente ad Aversa e nei comuni limitrofi, rilasciavano documentazione che veniva poi utilizzata per richiedere rimborsi ingiustificati alle compagnie assicurative.
Un episodio particolarmente significativo riguarda uno studio di un terapista senza alcun titolo che, grazie all’intermediazione di avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere e Aversa, diventava un punto di riferimento per la falsificazione di certificati. Le operazioni fraudolente si concentravano soprattutto durante il periodo della pandemia di Covid-19.
La rete operava con una grande organizzazione: le persone, spesso finte ferite, venivano portate nei pronto soccorso di Maddaloni e Marcianise, dove medici compiacenti rilasciavano certificati medici falsi. In alcuni casi, le persone venivano anche indirizzate a strutture fuori regione, dove si attestava falsamente che danni pregressi, talvolta legati a situazioni di disagio economico o dipendenza, fossero causati da incidenti recenti.
Nel corso delle indagini, è emerso che oltre 1700 certificati medici erano stati rilasciati in modo fraudolento, con il coinvolgimento di medici compiacenti e avvocati che fungevano da procacciatori. Per ciascun certificato, i medici applicavano un “tariffario”, che variava dai 200 ai mille euro, con sconti per i “clienti abituali”.
Le autorità hanno proposto 54 richieste di arresto, con il GIP del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha emesso 23 misure cautelari.
Nel collegio difensivo, tra gli avvocati impegnati, Giovanni Cantelli, Carlo De Stavola, Ferdinando Letizia, Michele Di Fraia, Alfonso Quarto, Mirella Baldascino e Giuseppe Scala.
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Giulio Puzzi, 46enne di San Cipriano d’Aversa (obbligo di presentazione alla pg), Carmine D’Aniello, 38enne di Casal di Principe (domiciliari), Gennaro Rondinone, 63enne di Lusciano (domiciliari), Emilio Baldascino, 38enne di Casal di Principe (domiciliari), Antonio Letizia, 52enne di Capodrise (domiciliari), Flavia Davide, 39enne di Castel Volturno (domiciliari), Patrizia Intorto, 44enne di Caserta (domiciliari), Raffaella D’Aniello, 35enne di Casal di Principe (domiciliari), Emilio Acunzo, 59enne di Caserta (domiciliari), Gianluca Di Sarno, 40enne di San Marcellino (domiciliari), Antonio Abatiello, 46enne di Casal di Principe (domiciliari), Adriana Mottola, 40enne di Casal di Principe (domiciliari), Patrizia Rubino, 48enne di Casal di Principe (domiciliari), Antonio Paolo Caterino, 44enne di Casal di Principe (domiciliari), Carmine De Simone, 39enne di Napoli (domiciliari), Gianluca Piazza, 39enne di Casal di Principe (domiciliari), Domenico Fiorito, 65enne di San Nicola La Strada (domiciliari), Salvatore Salvemini, 59enne di Santa Maria Capua Vetere (domiciliari), Angelo Palmiero, 54enne di Marcianise (domiciliari), Gianni Russo, 38enne di Casal di Principe (domiciliari), Guglielmo Di Sarno, 48enne di Casavatore (domiciliari), Antonietta Dello Margio, 36enne di Casal di Principe (domiciliari).