LIVE. TUTTE LE FOTO. DISASTRO A CASERTA. Crollano altri alberi, stavolta in via Unità Italiana. “Si sono mangiati” 20 MILIONI per il verde pubblico e questo è il risultato

13 Gennaio 2025 - 18:51

Una cifra che riguarda gli ultimi 15 anni della città relativamente alla gestione e alla manutenzione del verde pubblico. L’incredibile sequela dei crolli è figlia di tante cose, per ultima il vento forte. Inquietante la totale assenza di assunzione di responsabilità da parte del sindaco e di chi ha gestito questo settore

CASERTA – Continuano i crolli degli alberi nella città di Caserta. Il vento forte, tanto da aver portato a due giorni di allerta meteo, messa nero su bianco dalla Regione Campania tramite la Protezione Civile, nel comune capoluogo si è trasformata in un disastro, con decine e decine di alberi caduti in una città che si sta disboscando pian piano.

Dalle foto si vede l’intervento dei vigili del fuoco che sta interessando via Unità Italiana, dove sono diversi gli arbusti caduti giù in queste ore.

Il sindaco Carlo Marino ha deciso di lasciare gli alunni a casa, preoccupato per le conseguenze dei crolli, figli della sua amministrazione più che del vento, perché, ad esempio, ci sono luoghi dove le scuole sono rimaste aperte, come Casagiove e Maddaloni, non certo città distanti da Caserta.

I soldi buttati nel verde pubblico, come scritto per anni da CasertaCe, e legati ad episodi corruttivi, come emerso dalle inchieste della procura di Santa Maria Capua Vetere, sono la causa scatenante di questi disagi, dello stop al diritto allo studio, costituzionalmente sancito.

Carlo Marino e chi ha avuto in mano l’Ufficio Tecnico del comune capoluogo dovrebbero avere il coraggio, la dignità di assumersi la responsabilità di quanto sta avvenendo in queste ore. Perché il vento forte è un problema, ma

è più grave aver riempito per anni l’albo pretorio di affidamenti diretti, discutibili, illegali per i PM di Santa Maria Capua Vetere, a favore di ditte sconosciute e ritenute di fiducia da Franco Biondi, per la procura legato a questi imprenditori da un rapporto criminale, per gestire il verde pubblico solo sulla carta, arrivando anche a situazione tragicomiche, come il caso della Venti.due Costruzioni, impresa di un ragazzino di Casapesenna appena vent’enne e nata due mesi prima di ricevere un appalto sul verde da quasi 40 mila euro (CLICCA E LEGGI).

La scelta di chiudere le scuole si lega alla verifica dei danni nelle scuole e al rischio di caduta di arbusti nelle ore in cui i ragazzi sono a scuola o percorrono il tragitto. Ma l’inchiesta dello scorso giugno, va detto, dimostra che lo stesso modus operandi criminale dell’Ufficio tecnico di Caserta sarebbe stato tenuto anche nella manutenzione delle scuole di pertinenza comunale (asilo, elementari e medie). E allora, la paura che questa gestione disastrosa e per i pm illecita dei lavori e della cure degli edifici scolastici spiega meglio dell’allerta meteo il motivo per cui Carlo Marino ha chiuso le scuole della città.

Soldi buttati, soldi che servivano a riempire le casse oscure dei rapporti corruttivi. E’ per noi di CasertaCe lo ha dimostrato Cosimo Rosato, imprenditore coinvolto nell’inchiesta sulla provincia e su un altro mitico ospite di questo giornale, Giorgio Magliocca.

In un’intercettazione, Rosato spiegava ad un suo dipendente di in maniera raffazzonata lavorare sulle strade della Caserta San Leucio, cantiere ricevuto dall’amministrazione provinciale di Caserta, secondo la procura sammaritana per un accordo corruttivo, perché lui gli euro per i lavori da fare li avrebbe già spesi in altro modo, molto chiaro per i carabinieri e la procura.