Alessandro Zagaria, condannato nel processo The Queen, voleva diventare insegnante di sostegno. Bocciato all’esame truccato: è indagato per una mazzetta da 14 MILA EURO
16 Gennaio 2025 - 13:45
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LUSCIANO – Il nome Alessandro Zagaria, relativamente ad una persone residente nell’agro Aversano, non era certo un indizio utile nel momento dell’emersione dell’inchiesta della procura di Cassino con 27 persone indagate a vario titolo per concorso in corruzione e compravendita di favori illeciti in ambito pubblico.
Un’inchiesta ha svelato un sistema corruttivo per l’ammissione al TFA, il corso di specializzazione per il sostegno didattico, organizzato dall’Università di Cassino, strumento molto apprezzato da chi aspira a diventare docente nelle scuole, visto che accorcia di molto i lunghissimi tempi legati alla stabilizzazione, passando per le posizione, quasi sempre vacanti, del sostegno ad alunni non autosufficienti.
In queste ore è emerso che Alessandro Zagaria, 39enne di Lusciano, indagato dalla procura di Cassino, è quel Alessandro Zagaria, imprenditore condannato a cinque anni e quattro mesi nel processo “The Queen” sugli appalti truccati in odore di camorra.
Per Zagaria, però, cadde l’accusa di supporto al clan dei Casalesi, cadendo così in prescrizione parte dei reati per i quali fu processato.
Alessandro Zagaria avrebbe versato una somma di denaro (incluso un acconto di 4.000 euro su un totale di 14.000) per ottenere un accesso privilegiato alle domande dei test preselettivi, che sarebbero state poi utilizzate durante le prove.
Nonostante l’accordo economico e l’organizzazione del piano, Zagaria non è riuscito a superare la prova preselettiva. Tuttavia, il suo insuccesso ha consentito alle forze dell’ordine di scoprire e ricostruire il sistema corruttivo, grazie a elementi probatori come conversazioni recuperate su WhatsApp e un documento che riportava la dicitura “Pagamento TFA”.