MAZZETTE IN COMUNE. Arresti domiciliari revocati all’ex sindaco Biagio Lusini. E ora potrebbe patteggiare

27 Marzo 2025 - 11:28

TEVEROLA – Ieri, mercoledì, sono stati revocati gli arresti domiciliari per l’ex sindaco di Teverola, Biagio Lusini, accusato di corruzione nell’ambito di un’inchiesta su mazzette per permessi edilizi relativi alla Lottizzazione Schiavone.

L’inchiesta, condotta dai carabinieri di Aversa, coinvolge anche altri 12 indagati, tra cui l’ex sindaco Tommaso Barbato e alcuni dirigenti dell’ufficio tecnico, tra cui il potente ingegnere Gennaro Pitocchi.

Voci provenienti dalla difesa di Lusini parlano di una forte possibilità che si chieda il patteggiamento. Si tratta di un accordo tra l’imputato e la procura, in cui il reo ammette la colpa in cambio di una pena più lieve. Evita il processo lungo, accelerando il giudizio, e riduce la pena rispetto a una sentenza completa.