TUTTI I NOMI. Fratelli uccisi fuori al bar, rito abbreviato per cinque
11 Aprile 2025 - 09:39

Il duplice omicidio a Casal di Principe 26 anni fa innescato dalla faida tra la cosca di Cicciotto e il gruppo Cantiello
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CASAL DI PRINCIPE – Si è aperto dinanzi al gip Visco del tribunale di Napoli il processo per il duplice omicidio di Pietro e Vincenzo Aversano, uccisi a Casal di Principe nel 1999. Al banco degli imputati cinque esponenti di spicco del clan dei Casalesi: Domenico Bidognetti, Alessandro Cirillo, Mario e Francesco Cavaliere e Giuseppe Dell’Aversano.
Nel corso dell’udienza il giudice ha ammesso la costituzione delle parti civili e formalizzato le richieste di abbreviato da parte dei difensori di tutti gli imputati ad eccezione di Cirillo, alias o’sargente. Il processo riprenderà l’11 giugno.
Stando a quanto ricostruito dal pm Graziella Arlomede della Dda di Napoli, a dare l’ordine di morte sarebbe stato Domenico Bidognetti, mentre gli altri quattro imputati avrebbero fatto parte del gruppo di fuoco. L’obiettivo, sostiene l’accusa, era eliminare Pietro Aversano come ritorsione per l’assassinio di Salvatore Bidognetti, effettuato da soggetti legati al gruppo di Cantiello. Nel raid di piombo, però, venne ucciso anche il fratello Vincenzo, solo perché presente al momento dell’agguato. I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile