Senesi “incorreggibile”: a MONDRAGONE assume il cognato di Giuseppe Morrone, della famiglia del boss
28 Agosto 2018 - 21:16
MONDRAGONE (g.g.) – Per carità, solo una battuta, perché a noi piace essere un po’ dissacranti e dissacratori: dottore Briganti, patron dell’impresa dei rifiuti Senesi, ma lei è proprio “de coccio”. Da anni vive pericolosamente tra provvedimenti cautelari dell’autorità giudiziaria, tra ricorsi accolti dal riesame, tra interdittive antimafia date e poi tolte e che fa va ad assumere Mosè Iannone nel cantiere di Mondragone dove è titolare del servizio di raccolta dei rifiuti che, onestamente, non esercita con grande capacità?
Mosè è un nome impegnativo ma in questi appartiene ad una storia profana. Si tratta del fratellastro di Salvatore Ferraioli, cioè del coordinatore dell’area rifiuti del Comune di Castel Volturno, dove la Senesi, ancora oggi, è titolare del servizio.
E già questo non è che sia una grande operazione di trasparenza. Ma si sa come vanno le cose dalle nostre parti. Magari Salvatore Ferraioli è Rodolfo Briganti sono diventati estimatori l’uno dell’altro.
Il problema è che Mosè Iannone e Salvatore Ferraioli sono cognati di Giuseppe Morrone, parente diretto di un boss che per anni ha svolto la funzione di capozona del clan dei Casalesi a Castel Volturno.
Mo’, non è che questo Morrone si è messo a coltivare frutta e ortaggi, ma ha seguito le “tradizioni” di famiglia. Per la sua recente scarcerazione, è stata elaborata un’idea finissima, veramente glamour per accoglierlo: una lunga batteria di fuochi artificiali che si sa è uno stile tipico di certi ambienti.
Cognati perché la moglie di Giuseppe Morrone si chiama Teresa Ferraioli. Ora, se la questione non costituisce un problema per il dipendente del Comune di Castel Volturno dove, però, tra tutte quante le possibili funzioni gli è stata data, manco a dirlo, quella relativa ai rifiuti. Il problema è della Senesi, perché nessuno più di Rodolfo Briganti sa che un’interdittiva antimafia non è frutto di una connessione diretta e automatica a provvedimenti giudiziari, ma può essere determinata anche da parentele e da situazioni apparentemente più leggere. Però, Briganti ritiene che così bisogna fare e fino ad ora, seppur colpito diverse volte, non è stato mai affondato.