I FIGLI SO’ PIEZZ’ E CORE (ma non solo quelli dei Vip). Assunta all’Asl anche la figlia di Pietro Riello

2 Settembre 2025 - 12:44

Per un fatto di onestà intellettuale, va sottolineato, fermo restando che Pietro Riello è anche un politico in grado di entrare nelle stanze che contano dell’Azienda sanitaria casertana, che il caso di sua figlia è un po’ diverso da quelli riguardanti il figlio di Tina Cosentino e il figlio della consigliera regionale Maria Luigia Iodice e di Nicola Scognamiglio

CASERTA (g.g.) – Da quando, sabato scorso, abbiamo cominciato a trattare la notizia degli undici medici assunti a tempo indeterminato dall’ASL di Caserta come igienisti, epidemiologi e medici della sanità pubblica, siamo stati subissati da mail e anche da tante telefonate.

Poiché avevamo deciso di trattare singolarmente i casi che ci apparivano giornalisticamente più rilevanti, si è verificato un fenomeno di pressione da parte dei nostri lettori con pochi precedenti nel passato: da una parte ci indicavano i nomi degli assunti, che Casertace aveva notato sin dal principio e che aveva deciso di pubblicare gradualmente, giorno per giorno; dall’altra parte veniva sottolineato continuamente che chi non ha santi in paradiso, chi non ha raccomandazioni, può contare su poche speranze di raggiungere l’agognato posto fisso. Posto che, essendo di medico specializzando destinato a trasformarsi in specializzato, è anche ben pagato.

In effetti, siamo già tornati, nel nostro articolo di ieri (clicca qui per leggere quello sull’assunzione del figlio di Maria Luigia Iodice), su un concetto già espresso in passato: non è vero che è impossibile per un non raccomandato vincere un concorso all’ASL di Caserta, ma è vero che questo non dipende dalla preparazione, bensì dalla dea fortuna. Nel senso che, se la politica e le ricotte varie che si fanno nelle stanze dell’azienda più grande esistente nella nostra provincia — con i suoi 5.000 dipendenti — decidono che un idoneo non vincitore di concorso debba entrare, non si potrà fare a meno di assumere anche tutti quelli che sono presenti nella stessa graduatoria, posizionati tra l’ultimo degli assunti e “l’idoneo magico” che questo o quell’altro politico segnala come sua nuova esigenza. Perché magari, al tempo del concorso, il medico, l’infermiere, l’amministrativo in questione non si era rivolto al già menzionato politico, mettendo a disposizione sé stesso, la propria famiglia e tutte le sue conoscenze alla causa elettorale del politico.

Ma torniamo al discorso specifico di questo concorso.
Niente paura: non abbiamo dimenticato nessuno e nessuna.
A tal proposito, in questi giorni ci è stato più volte segnalato il nome di Simonetta Riello che, ripetiamo, avevamo notato sin dal primo momento in cui siamo entrati in possesso — grazie a una diligente analisi del sito istituzionale dell’ASL di Caserta — della tabella di questo concorso.

Si tratta della figlia di Pietro Riello, già sindaco di Castel Morrone, già assessore al Comune di Caserta, già candidato a qualche elezione regionale, e poi nel ruolo di appoggio a sua moglie, che corse nella lista di Fratelli d’Italia nel 2020.

Attenzione, però: è questione di equità.
Non possiamo, infatti, paragonare stricto sensu la situazione di Pietro Riello a quella di Tina Cosentino (clicca qui per leggere l’articolo sull’assunzione del figlio) e della consigliera regionale Maria Luigia Iodice.

Pietro Riello, in effetti, è l’ottimo primario di Ginecologia della Clinica del Sole di Caserta. Probabilmente è anche proprietario di una quota di questa struttura sanitaria privata.

La Clinica del Sole è convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. Ciò è stato deciso a suo tempo dalla Regione Campania.
Significa che molti servizi, interventi chirurgici, visite ambulatoriali svolti alla Clinica del Sole sono rimborsati in tutto o in parte dalle casse regionali, a loro volta riempite dai trasferimenti provenienti dal governo attraverso il già citato Servizio Sanitario Nazionale controllato dal Ministero della Salute.

Ora, noi sappiamo benissimo che, magari, Pietro Riello possiede conoscenze approfondite all’interno dell’ASL. Niente di più strano, poi, che la figlia Simonetta sia già un ottimo medico, preparato. Ma, allo stesso tempo, niente di più strano che Simonetta Riello sia preparata alla stessa stregua di tanti altri giovani medici i quali non hanno un papà che, tra politica e professione, può entrare con grande semplicità nelle stanze di chi, all’ASL, decide tutto.

Però, siccome noi abbiamo posto una questione di etica pubblica, di conflitto di interessi collegato a un pesantissimo fatto di opportunità, sia nel caso di Tina Cosentino — attualmente dirigente del personale amministrativo di tutta l’ASL nostrana — sia nel caso di Maria Luigia Iodice, consigliera regionale, consigliera comunale di Marcianise, medico massimalista dell’ASL di Caserta, con suo marito Nicola Scognamiglio, a sua volta medico alle dipendenze dell’ASL, sarebbe intellettualmente disonesto assimilare in toto, sovrapporre la posizione di Pietro Riello a quelle di Tina Cosentino, di Maria Luigia Iodice e di Nicola Scognamiglio.