AVERSA. Crollo del soffitto della scuola Pascoli: Francesco Sagliocco assessore pericoloso. E basta automarchette social perché portano sfiga

5 Settembre 2025 - 12:29

Purtroppo, il dramma sfiorato non stupisce CasertaCe che certe cose le scrive da anni. Tra le altre cose, oggi, in Comune, c è una congiunzione astrale nefasta

AVERSA (g.g.) – Da anni, scriviamo che Francesco Sagliocco, pretesa velleitaria di suo padre Luciano, che in pochi anni ha letteralmente distrutto l’eredità politica di competenza, prudenza e sagacia di Peppe Sagliocco, è un assessore tecnicamente pericoloso. Fino a quando Francesco Sagliocco è stato titolare della delega alle Attività produttive, a seguito del ribaltone targato Zannini – Graziano della scorsa consiliatura, questa incompetenza del figlio di Luciano Sagliocco ha potuto sfogare la sua energia negativa dentro a uno spazio di decantazione in cui le conseguenze non hanno toccato la carne viva dell’incolumità personale

La colonizzazione zanniniana della nobile città normanna, la relatività, la spregiudicatezza di questo regime ha fatto sì che il sindaco cacicco Francesco Matacena si spingesse nel sentiero dell’irresponsabilità fino al punto di nominare Francesco Sagliocco assessore ai Lavori Pubblici e, addirittura, assessore all’edilizia scolastica, una delega con la quale si gioca realmente col fuoco ossia con la vita e la sanità fisica dei bambini.

Il crollo del soffitto della scuola Giovanni Pascoli, di cui via abbiamo dato notizia ieri (CLICCA E LEGGI) ne rappresenta una dimostrazione palmare che a noi, però, non sorprende affatto. Le critiche da noi rivolte a Francesco Sagliocco in questi anni sono state sempre strumentalizzate come momenti di esposizione di lunari, fantomatici di nostri livori personali e che invece erano sostanzioso frutto di quel particolare tipo sorpresa che nell’epoca degli emoticon 😳 viene riassunta nella faccina con gli occhi sbarrati nell’assistere alla discesa in campo nella politica aversana di Luciano e Francesco Sagliocco, a cui Peppino voleva bene ma a cui affidava compiti puramente subordinati, iper ordinari, meramente meccanici per i quali bisognava mettere al massimo insieme due pensieri elementari e nulla più.

Solo il burrone in cui è precipitata la politica normanna ha fatto sì che Luciano Sagliocco potesse diventarne un suo player e addirittura Francesco Sagliocco un protagonista operativo. Ecco perché quel soffitto crollato non ci stupisce. In qualche modo, l’avevamo previsto, perché se consegni all’incompetenza compiti delicatissimi, la probabilità di disastro aumenta. Se a questo ci si aggiunge che, in questo tempo, il Comune di Aversa è preda di una congiunzione astrale nefasta nella quale Francesco Sagliocco ha come interlocutori, all’interno dell’ufficio tecnico, la dirigente Danila D’Angelo, che sembra essere passata di lì per caso e soprattutto Leopoldo Graziano, in ben altre faccende affaccendato, come ben sanno i lettori di CasertaCe, l’allarme rosso è assimilabile a quello che prevede un attacco atomico.

Ultima notazione: invitiamo caldamente l’assessore Sagliocco, il sindaco Matacena, la consigliera Federica Turco, detta Vinavil oppure sanguisuga, dipende dai gusti, per come è attaccata full time al sindaco e, insieme a loro, invitiamo anche il variopinto Pietro Giglio ad astenersi da improbabili visite autocelebrative a favore di social come quella compiuta lo scorso 18 agosto nella scuola Wojtyla e di cui diamo conto nella foto copertina di questo articolo.

Il grande Peppino De Filippo, negli anni ’40, a riguardo scrisse una piece théâtrale, il cui titolo è divenuto celeberrimo al punto di ergersi al rango di frase proverbiale, destinata, conseguentemente, a durare nel tempo e nei tempi: “Non è vero ma ci credo“. Insomma, queste passerelle portano sfiga? Non è vero, ma siccome qualcuno ci può anche credere, meglio evitare. Non si può mai sapere soprattutto quando di mezzo c è l’incolumità dei bambini.