LIGABUE, per una volta Caserta ha vinto. Colombiano, non scriva castronerie. Qui esiste un solo protagonista e si chiama Massimo Vecchione, autore di un vero capolavoro
8 Settembre 2025 - 21:40

CASERTA (g.g.) – Una pletora di imbroglioni, nel senso di politici che non sanno neppure di cosa parlano, cercano di sfruttare il successo, per altro da noi annunciato già da mesi, del concerto di Ligabue.
C’è chi si è indignato, chi ci è rimasto male di fronte al post pubblicato con la firma del presidente della Provincia Anacleto Colombiano, che realmente è uno che del concerto di Ligabue avrà saputo due settimane prima.
Colombiano sta correndo un rischio, rispetto ai suoi predecessori. Mentre Giorgio Magliocca e Marcello De Rosa sapevano che il loro tipo di politica mal si adattava ad una comunicazione stabilmente elaborata e manifestata, Colombiano ritiene di essere arrivato a Caserta da Cinisello Balsamo, da San Giovanni Val d’Arno, e non da San Marcellino.
Pensa che le persone non si pongano il problema dei contenuti del rapporto costruito tra lui, la sua famiglia e Giovanni Zannini, del rapporto messo in piedi tra la sua amministrazione, primo mandato e secondo mandato, con il consigliere regionale. Punta sul fatto che CasertaCe, pur essendo un giornale molto conosciuto, che vanta decine e decine di migliaia di lettori, non appartiene comunque alle giornate di tanti casertani, che dunque non hanno potuto rendersi conto dai nostri articoli di quanto e fino a che punto, attorno alla sua amministrazione di San Marcellino, si sono concentrati anche gli interessi di soggetti malavitosi, così come precisamente scritto nell’ordinanza imperniata sulla figura di Dante Apicella e di suo figlio, veri ministri dei lavori pubblici del clan dei casalesi.
E di quanto e fino a che punto Giovanni Zannini era nella testa e nel cuore di elementi cruciali della sua prima amministrazione, a partire dal fratello dell’allora presidente del consiglio comunale, così come puntualmente scritto in una delle informative della direzione investigativa antimafia, inviate alla Dda, visto e considerato che questi rapporti venivano certificati dalle conversazioni intercettate da Nicola
Questi, dunque, punta sul fatto che molti casertani lo possano considerare un politico normale, ordinario. Esattamente come, a nostro avviso, non è. Un politico che si possa mettere a parlare totalmente a vanvera del concerto di Ligabue, individuando meriti che non stanno né in cielo né in terra. Il che dimostra che neppure lui, il Colombiano, segue CasertaCe al di là degli articoli che lo riguardano. Perché, se lo seguisse con attualità, tutte quelle fregnacce – che pubblichiamo integralmente in calce – che qualche addetto stampa improvvisato gli ha fatto firmare, non le avrebbe sottoscritte.
Qui c’è una sola persona. Una e non due a cui va ascritto il merito del big event di sabato sera. Si chiama Massimo Vecchione. E’ lui che ha organizzato tutta la stagione dei concerti di musica pop e rock, e delle rappresentazioni teatrali, la cui prima parte si è svolta al Belvedere di San Leucio nel mese di luglio, con stelle di prima grandezza, a partire da Anastascia, proseguendo con Lucio Corsi, Diodato e Vincenzo Salemme, per citarne solo alcuni. E che è partita, per la sessione di settembre, proprio sabato scorso con il fluviale happening di Ligabue a cui erano presenti in 40mila. Roba che Caserta, nella sua storia, non l’ha vista nemmeno con il binocolo.
E’ stato Massimo Vecchione, a costruire negli anni un cappotto con Ferdinando Salzano, cioè con il numero uno degli organizzatori-impresari della musica italiana, uno che si è attirato molte invidie e antipatie, al punto che prima e dopo il Festival di Sanremo, condotto dal suo rappresentato Claudio Baglioni, è diventato per mesi ospite fisso di Striscia la Notizia e delle cure di Antonio Ricci, che ad un certo punto si sono trasformate da inchiesta giornalistica a ingiustificato livore.
Presidente Colombiano, le raccontiamo una breve storia. A chi scrive Massimo Vecchione è sempre risultato simpatico, come ci risultano gradite tutte quelle che definiamo, mutuando un titolo di antichi telefilm costruiti sulle comiche americane degli anni ’20-’30 “Simpatiche canaglie”. Ma nulla abbiamo risparmiato a Massimo Vecchione nei nostri articoli quando ha familiarizzato troppo con certi soggetti poco raccomandabili. Ma lui con il suo sorriso, le sue battute, la sua vispa intelligenza, la sua cortesia, e la sua educazione ci ha sempre ammansiti.
A un certo punto però, due o tre anni fa, sempre chi scrive gli fece un discorso: “Senti, Massimo, tu sei una delle persone più intelligenti che ho conosciuto a Caserta. Sei dotato, tra le altre cose, di un’intelligenza che anche io invidio. Veloce, intuitiva, capace di trasformare in azione anche un semplice schizzo di immediata conoscenza di fatti e circostanze. Stai buttando la tua vita perché potresti fare grandi cose”.
Non sappiamo se quel discorso abbia contato qualcosa o se invece abbiano contato le ragioni della maturità, degli anni, dei suoi figli che crescono e di una moglie, ce lo permettiamo di dire, paziente e straordinaria, che glie è stata vicino riuscendo a mettere in evidenza tutto il buono che il marito aveva dentro. Fatto sta che da allora Massimo Vecchione ha cambiato marcia, ha cambiato pelle e ha fatto la differenza. Il cartellone degli eventi di quest’anno è straordinario. Roba mai vista a Caserta.
Ligabue è l’unico concerto che Vecchione non ha direttamente organizzato dato, che reca il brand di Ferdinando Salzano. Ma questi l’ha fatto a Caserta e non a Napoli, non in un altro posto dell’Italia meridionale, perché Massimo Vecchione, come si suol dire, gli ha fatto un buco in testa. E quando Salzano, sabato sera, ha assistito alla performance del suo Ligabue, avrà detto tra sé e sé: “Questo Vecchione è proprio bravo, aveva ragione. Con questa Reggia alle spalle abbiamo creato qualcosa di epocale”.
Vecchione si è occupato della logistica, Salzano gli ha dato carta bianca e ha fatto bene dato che l’organizzazione è risultata ineccepibile. Massimo sarà salito e sceso almeno 150 volte negli ultimi mesi dal Comune di Caserta, dalla Prefettura e dalla Questura. Il successo dell’evento di sabato sera è solo e solamente suo. Qualche volta scherziamo dicendogli che lui è l’unico fautore ed è l’unico realizzatore di cose che danno lustro e portano danaro a palate alla città capoluogo.
Per cui, tecnicamente, lui dovrebbe fare il sindaco. Quando lo diciamo, qualcuno soggh8igna, pensando a quelle relazioni passate un po’ sconvenienti. Ma la vita di Vecchioni oggi è un’alyra, e se schriz a parte, arriva un sindaco che gli mette sul bilancio un paiodi milioni di euro nell’area cultura e spoettacoli, lui sarebbe l’assesore ideale. Punto.
Questo non lo diciamo noi, lo raccontano i fatti della grande magia di sbato sera. Adesso arriverà Giorgia due volte, Rocco Hunt, Gianna Nannini, De Gregori, Tananai. Tutti eventi targati Vecchione. A conclusione di questo articolo che lei sicuramnete non leggerà, presidnete Colombiano, in quanto innervosito dalle prime righe, come se il nipote del grande camorrista dei rifiuti l’avessimo sposato noi e non sua figlia, e potremmo continuarea lungo, ci vogliamo concedere un apiccola nota di meirto. Mai lo abbiamo scritto perché in questa città e in questa provincia, nessuno, soprattutto nella nostra categoria ha un’onestà intelletuale di riconoscere le schiaccianti differenze di peso specifico di influenza, id peso materilae quantitativo dei lettori di CasertaCe, per cui questa circostanza l’abbiamo smepre tenuta risrvata.
Umno dei nostri sponsor commercili – commerciali, capito colombiano? Gente che la nmattina apre la saracinecsa, se vende è bravo, s e non vende falll8ise – ha subito il nostro pressing affinché diventasse uno degli sponsor principali degli eventi organizzati da Massimo vecchioni. Quesi soldi, non pochi, ce li siamo tplti noi pur di dare una mano, perché riteniamo che l’iniziativa di Mssimo rappresenti l’unico segnale di vitalità, di positività, di qualità realizzativa che questa città è in grado di trasmettere all’Italia.
CasertaCe troppo generosa? Ma che vuol capire lei, Colombiano, di generosità, di disponibilità ada ccettare una vita più umile condotta su auto di 7mila euro e non dal valore complessivo di un milione di euro come quello che ha messo a disposzione dis e stesso e dei suoi figli. Che ne volte ecapire lei e Zannini di ideali, di valor, di altruismo, di opnestà toiut court.
Onestà, prima di tutto quella intellettuale. E allora oggi grande poster id massimo vecchioni insieme alla meravigliosa fotografia dall’alto del popolo di ligabue.