Urban DH, a Pignataro Maggiore il gran finale del Trofeo delle Regioni Mtb 2025

19 Settembre 2025 - 08:30

Il 5 ottobre il borgo casertano si trasforma in pista. Cento i posti disponibili per l’ultima sfida del 2025: tecnica, coraggio e festa popolare tra colline, vicoli e scale

PIGNATARO MAGGIORE (Pietro De Biasio) – Ci sono gare che hanno un fascino diverso, perché parlano non solo agli atleti ma anche ai luoghi che le ospitano. Pignataro Maggiore, posto ai piedi dei Monti Trebulani, è pronto a trasformarsi per un giorno in un circuito naturale e artificiale insieme: colline, strade bianche, pinete, vicoli stretti, scale da affrontare di petto e con la giusta velocità. È qui che il 5 ottobre andrà in scena l’«Urban Downhill» che chiuderà il «Trofeo delle Regioni Mtb Urban Cup» 2025.

Una giornata «one shot», come la chiamano gli organizzatori: si arriva al mattino, si ritira il pacco gara, ci si misura nelle prove ufficiali, poi due manche e infine le premiazioni. Tutto in poche ore, senza tempi morti. Ritmo serrato, adrenalina continua. Alla fine, festa per tutti: atleti, famiglie, amici. Il percorso ha un’anima precisa, quasi una personalità. Si parte dalla sommità della collina che domina il paese, a 177 metri di altezza, e si scende fino al cuore di Pignataro, in Piazza Umberto I, a quota 95 metri.

Oltre 2 chilometri di tracciato che uniscono natura e pietra, panorami e urbanistica. Si parte dalle alture che guardano la pianura campana, con un tratto di strada bianca che immette in pineta. Poi il passaggio nella scuola di mtb della Asd «Monte Maggiore Bikers», che non è solo un luogo di allenamento ma anche di aggregazione per tanti giovani che hanno trovato nella bici più di un semplice sport.

Da lì la discesa verso il cuore del paese: scale che rimbombano sotto le «ruote grasse», ostacoli artificiali pensati per mettere alla prova equilibrio e coraggio, salti che fanno trattenere il fiato al pubblico. Il centro storico diventa una pista, le pietre antiche fanno da scenografia, i balconi da tribuna. Gli organizzatori ci hanno messo entusiasmo e coraggio. È la prima esperienza della Monte Maggiore Bikers come struttura organizzativa, ma non sembrano intimoriti: anzi, c’è la carica di chi sa di portare una novità attesa.

Alle spalle, il supporto del Comitato Regionale Campania della Federciclismo, con il presidente Umberto Perna e il vice Pietro Amelia, il provinciale casertano Aurelio Cesaro e il referente regionale per il settore «gravity», Claudio Giosafatto. Una rete che ha lavorato negli ultimi anni in silenzio, costruendo passo dopo passo un calendario che oggi può permettersi una prova inedita come questa. Sarà anche l’occasione per assegnare il titolo regionale di «Urban DH», un tricolore che vale tanto per chi lo conquista. Perché la discesa urbana, con la sua spettacolarità e il suo pubblico a due passi dagli atleti, ha un sapore diverso: il tifo non si disperde nei boschi, resta compatto lungo le vie, esplode a ogni passaggio I numeri.

Cento posti, non uno di più. Le iscrizioni si sono aperte il 15 settembre alle 19 in punto, e come spesso accade in queste occasioni c’è subito stata la corsa a garantirsi un pettorale. Perché il bello di queste manifestazioni è anche questo: la partecipazione popolare, il senso di festa, il fatto che a bordo strada ci siano amici, parenti, tifosi improvvisati che non hanno mai visto un urban downhil ma capiscono al volo la fatica e il coraggio. Il programma è essenziale: dalle 8.30 alle 9.30 il ritiro pacchi gara, poi prove ufficiali fino alle 11.30. A seguire, prima e seconda manche. Alle 16, premiazioni e chiusura.

Una giornata secca, senza repliche, che lascia il tempo di godersi la gara e poi di raccontarla, magari in piazza, tra una pizza e una birra, come si fa nelle feste di paese. Per la Monte Maggiore Bikers è un debutto, ma anche una scommessa. Portare un urban dh nel cuore di Pignataro Maggiore non significa solo fare sport: vuol dire far vivere il paese in modo diverso, dare un palcoscenico ai ragazzi che si allenano ogni settimana, aprire una finestra sul futuro di una disciplina spettacolare e in crescita.

Il Trofeo delle Regioni 2025 chiuderà così, tra pietre e rampe, con la leggerezza di chi corre in bici e l’impegno di chi organizza. Sarà il finale giusto, con il rumore dei copertoni sulle scale, le urla del pubblico, i sorrisi dei ragazzi. Una domenica da segnare sul calendario, perché non è detto che eventi così tornino spesso. E in fondo, come in tutte le cose belle, sarà un attimo: breve, intenso, irripetibile.