Blitz dei Carabinieri: scoperta officina abusiva con rifiuti tossici, ARRESTATO il titolare
11 Ottobre 2025 - 10:02

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di ricettazione e furto, era inoltre sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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GRAZZANISE – Un’officina meccanica completamente abusiva, con pezzi di ricambio intrisi d’olio e liquidi refrigeranti sversati nella rete fognaria. È quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Caserta, insieme ai militari della Stazione Carabinieri di Grazzanise, nel corso di un servizio di contrasto ai reati ambientali.
Il blitz è scattato nella mattinata di ieri 10 ottobre, quando i carabinieri si sono recati nel comune di Grazzanise dove era stata segnalata la presenza di una presunta officina meccanica non autorizzata. All’interno dei locali, ricavati al piano terra di un’abitazione privata, i militari hanno sorpreso un 36enne, residente nello stesso stabile, intento a lavorare su un’autovettura in riparazione.
L’ispezione ha permesso di accertare l’esistenza di due aree adibite ad officina, una interna di circa 35 metri quadrati e una esterna coperta da tettoia di circa 50 metri quadrati. In quest’ultima sono state trovate cinque autovetture in lavorazione, tre motori da cui colava olio, un fusto metallico contenente circa 20 litri di olio esausto e numerosi pezzi meccanici non bonificati, molti dei quali intrisi di sostanze oleose o di liquido refrigerante tossico.
Sul pavimento, i carabinieri hanno notato ampie macchie di olio e tracce di sostanze chimiche in prossimità di un tombino collegato alla fognatura pubblica, nel quale l’uomo avrebbe sversato rifiuti liquidi pericolosi, tra cui il refrigerante dei motori contenente glicole etilenico, sostanza nociva per l’ambiente e per la salute umana.
Al momento del controllo, il 36enne non è stato in grado di esibire alcuna autorizzazione o documentazione relativa all’attività di officina, né attestazioni per lo smaltimento dei rifiuti prodotti. L’intera attività, secondo quanto accertato, risultava priva di qualsiasi titolo abilitativo o iscrizione agli enti competenti, ed era dunque completamente abusiva.
Le verifiche hanno portato a classificare i materiali rinvenuti come rifiuti speciali pericolosi, in particolare due frizioni intrise d’olio e un fusto di olio motore esausto.
Sulla base degli accertamenti e della flagranza di reato, l’improvvisato meccanico è stato tratto in arresto per attività di gestione illecita di rifiuti pericolosi e abbandono di rifiuti in violazione del Testo Unico Ambientale.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di ricettazione e furto, era inoltre sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Dopo le formalità di rito è stato ristretto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.