AVERSA. Minori e anziani nel mirino della babygang: cinque giovanissimi finiscono in carcere e in comunità
16 Ottobre 2025 - 12:21

Agivano armati di pistole, coltelli e perfino bottiglie rotte
AVERSA – Aggressioni, minacce e violenze ai danni di minorenni e anziani: è questo il quadro emerso al termine di una complessa attività investigativa condotta dai carabinieri di Aversa, che ha portato all’esecuzione di cinque provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti giovani. Due di loro, entrambi 19enni di origini straniere (un tunisino e un ucraino), sono finiti in carcere. Gli altri tre, italiani di 17 anni, sono stati affidati a strutture comunitarie.
Le indagini, coordinate dalle Procure di Napoli Nord e per i minorenni, hanno preso forma tra gennaio e marzo 2025, dopo una serie di rapine consumate con modalità simili. Le vittime, spesso adolescenti o over 65, venivano avvicinate all’interno del Parco Pozzi o in altri luoghi isolati durante le ore serali, poi minacciate con armi o oggetti contundenti per costringerle a consegnare denaro, cellulari o altri oggetti di valore.
Sei i colpi messi a segno con violenza, uno fallito grazie alla reazione della vittima. In più occasioni, i rapinatori non si sono limitati a minacciare ma hanno anche aggredito fisicamente, provocando lesioni pur di ottenere la refurtiva.
Un episodio chiave si è verificato lo scorso 17 marzo, quando uno degli indagati fu arrestato in flagranza dopo aver rapinato due minori nel parco Pozzi brandendo una bottiglia rotta. Da lì, attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze raccolte, gli inquirenti sono riusciti a collegare tutti gli episodi a un unico gruppo.
Ora per i cinque giovani si aprono le porte del carcere o della comunità: il conto con la giustizia è appena iniziato.