TUTTI I NOMI. Slot machine: la macchina dei soldi del clan. Inizia il processo
20 Ottobre 2025 - 15:49

E CLICCA QUI PER ASCOLTARLO SU APPLE PODCAST
CASERTA – Tredici persone, ritenute vicine o entranee al clan dei Casalesi, sono state rinviate a giudizio con l’accusa di estorsione e imposizione di slot machine in diversi comuni dell’agro aversano.
Il provvedimento è stato disposto dal gip del tribunale di Napoli Donatella Bove, che ha fissato per dicembre la prima udienza preliminare, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore della Dda Vincenzo Ranieri.
Secondo l’accusa, il sodalizio criminale – formatosi dalla fusione di diversi rami del clan – avrebbe agito come un’unica struttura sotto la guida prima di Salvatore Venosa e poi di Oreste Reccia, imponendo un sistema di pagamenti illeciti a commercianti e imprenditori e controllando il posizionamento di macchinette da gioco in locali pubblici di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Aversa, Frignano, San Marcellino e Carinaro.
Tra gli indagati figurano, tra gli altri, Nicola Annibale, Luigi Cirillo, Nunzio Clarelli, Giuseppe D’Ausilio, Massimo Diana, Mario Maisto, Emilio Mazzarella, Oreste Reccia, Marco Simonetti, e Francesco Vitolo. Nell’elenco compaiono anche gli ex collaboratori di giustizia Angelo Compagnone, Salvatore Venosa e Umberto Venosa.