LE FOTO. S.MARIA C.V. Che vergogna il ministero della giustizia. Nel tribunale ascensori rotti e i cattivi odori dei bagni rotti inondano le aule dei processi
17 Settembre 2018 - 17:29
SANTA MARIA CAPUA VETERE – (t.p.) Un vero e proprio disastro il passaggio delle competenze di gestione e manutenzione, avvenuto da qualche tempo, dal comune di Santa Maria Capua Vetere al Ministero di Grazia e Giustizia. Tantissime sono le carenze, i guasti che condizionano gravemente la qualità dei servizi all’interno del palazzo di giustizia.
Stamattina, è stato autentico caos. L’ascensore è ormai guasto da diversi giorni e quindi sia i dipendenti e sia l’utenza sono costretti a utilizzare le scale per accedere ai piani delle aule, degli uffici dei gip e di quelli della procura della repubblica. Ovviamente per un disabile non se ne parla nemmeno. Barriere architettoniche a go-go. Non ci sono postazioni per i diversamente abili per poter accedere nella struttura.
Indecorosa la condizione dei servizi igienici che hanno bisogno di manutenzione per varie tubature rotte. Il cattivo odore questa mattina è stato avvertito persino nelle aule d’udienza. Questa problematica si verifica pure nelle mini stanze degli ufficiali giudiziari, situate sotto i portici del tribunale dove, anche qui, tutte le toilette hanno le tubature rotte.
Alcuni dei dipendenti questa mattina sono stati avvistati con scopa e palette per pulire. Come scritto prima, tutti questi problemi si sono accentuati da quando il Comune non si occupa più della manutenzione del tribunale. Dovrebbe, e diciamo dovrebbe perchè non lo fa, essere il Ministero di Grazia e Giustizia, attraverso il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, ad occuparsene.
Stessi problemi nella sede del tribunale civile che ancora oggi è ancora oggi ospitato in appartamenti per residenze familiari, di proprietà della famiglia di Nicola Cosentino, in via Santagata. Nei giorni scorsi ci siamo occupati della fine ingloriosa della sezione distaccata di Caserta, sita in un immobile di via Graefer, del tribunale di Santa Maria.
Sede chiusa definitivamente in quanto sono scaduti i 5 anni della proroga che fu attribuita a Caserta nel 2013. Tutti i fascicoli, tonnellate di materiale, sono stati trasferiti a Santa Maria Capua Vetere. Due terzi di questi, hanno pertinenza civile e dunque sono arrivati negli appartamentini di via Santagata, rendendo la condizione logistica ancora peggiore per giudici, avvocati e cittadini.
Tutto ciò si verifica nel momento in cui la sede di via Santagata, finalmente dovrebbe essere chiusa per trasferire l’intero tribunale civile nella ex caserma Mario Fiore, che si trova a contatto con Piazza della Resistenza e dunque con la sede del tribunale penale. Ma il trasferimento è ancora di là da venire. E quindi i faldoni provenienti da Caserta diventano un fardello troppo grande per essere gestito e tollerato.