LE VERITÀ DEI PENTITI. Altro omicidio svelato, stavolta dopo 26 anni. Il fioraio Luigi Diana fu freddato…
13 Ottobre 2018 - 13:21
SAN CIPRIANO DI AVERSA (T.P.) – Hanno chiesto l’abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Napoli i quattro imputati del delitto di Luigi Diana, il fioraio freddato dai sicari del clan nel 1992 davanti al cimitero di San Cipriano d’Aversa.
A distanza di 26 anni i magistrati dell’antimafia, grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, sono riusciti a ricostruire il delitto.
Secondo gli inquirenti l’omicidio fu ordinato da Raffaele Venosa, nipote di Luigi detto ‘o cucchiere. Gli esecutori materiali furono Salvatore Venosa, figlio di Umberto, e Francesco Carannante, mentre l’arma per il delitto, un fucile a canne mozze, fu procurata da Pietro Paolo Venosa.
Secondo gli investigatori Diana fu ucciso per vendetta. La sentenza degli abbreviati è prevista per gennaio.