IL TESORO DI ZAGARIA. Nicola Fontana, la s.p.a. e l’avveniristico palazzo di vetro di fronte alla casa della famiglia del boss
18 Ottobre 2018 - 16:54
CASAPESENNA – (g.g.) Si incontrano due problemi quando bisogna informare i lettori in maniera dettagliata sull’arresto di camorristi o di imprenditori contigui ai clan. Il primo è rappresentato dal contenuto dei comunicati stampa delle procure o delle forze dell’ordine. Non ti dicono mai tutto, non ti declinano i dati precisi relativamente alla ragione sociale di un’azienda sequestrata e neppure ti costruiscono degli identikit della persona o delle persone arrestate o indagate, che mettano al riparo il giornalista dal pericolo di compiere degli errori di identificazione.
Il secondo problema è che se a queste carenze si va ad accoppiare la particolarità che a Casapesenna il 70% della popolazione di cognome fa Zagaria, Garofalo, Piccolo e Fontana, allora sei rovinato e impieghi moltissimo tempo per l’identificazione. Fino ad allora non puoi avventurarti in descrizioni che potrebbero essere sbagliate.
Prendete il caso di questo Nicola Fontana, arrestato stamattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Napoli, su ordine di un gip dello stesso tribunale che ha accolto la richiesta presentata dalla Dda. Se leggi il nome, in un primo tempo, il pensiero va al Nicola Fontana più conosciuto alle cronache. Poi ci pensi un pò e ti ricordi che quello è, a piede libero, sotto processo a Cagliari.
E allora cominci a scandagliare tutte quante le persone che, in quel territorio o di quel territorio hanno memoria storica e se sei fortunato, qualcosa in più la apprendi.
Del Nicola fontana di stamattina sono due le cose che si possono aggiungere al contenuto del comunicato (CLICCA QUI PER LEGGERLO): la prima è che questo imprenditore non si era posto il problema di dare troppo nell’occhio, visto che aveva costituito un’impresa chiamandola Nicola Fontana s.p.a. Dunque, una società per azioni che non è uno scherzetto da ragazzi.
In più, aveva insediato la sua sede in un palazzo, stile centro direzionale di Napoli, tutto a vetri, avveniristico per i tempi in cui fu messo in piedi e che, manco a dirlo, sorgeva e sorge a San Cipriano d’Aversa, proprio di fronte a una delle case di famiglia di Michele Zagaria. Abitazione, quest’ultima che si trova, con ogni probabilità nel perimetro del comune di Casapesenna che, com’è noto, è letteralmente attaccato, marciapiede a marciapiede, a quello di San Cipriano d’Aversa.
Per il resto, possiamo anche indicare, attraverso la pubblicazione della foto, ancor meglio il tratto identitario di questo imprenditore.