L’OMICIDIO DI AVERSA. Si lavora su 3 ipotesi. Si teme l’inizio di una nuova guerra di camorra
20 Ottobre 2018 - 12:10
TEVEROLA/AVERSA/CASALUCE (Tina Palomba) – Agguato mortale a Nicola Picone. Ecco le novità sulle indagini dopo l’uccisione del giovane 26enne originario di Teverola ma residente a Casaluce trovato assassinato, ieri mattina con 6 colpi di pistola, all’interno della sua auto, sul piazzale della stazione di servizio dell’ Agip ad Aversa in viale Europa. Tre le piste seguite dagli inquirenti: la prima attiene all’attività lavorativa di Picone il quale, gestiva con il cognato in via Roma a Teverola, un’attività di noleggio auto.
La seconda attinente ad una possibile connessione tra l’omicidio e il grande, complesso mondo dello spaccio degli stupefacenti che, soprattutto ad Aversa, si giova di un mercato floridissimo.
La terza è di carattere privato e riguarderebbe una presunta relazione pericolosa intrattenuta da Picone con una donna. Fanno riflettere gli inquirenti le modalità dell’omicidio: colpi sparati alla testa in rapida successione. Uno stile, si fa per dire, tipico dei killer della malavita organizzata. Per cui la pista camorristica, magari legata a traffici illeciti, stupefacenti, resta quella maggiormente seguita. Insomma, al di là del movente, è quasi certo che a sparare sia stato, o siano stati, killer professionisti.
Già a lavoro, sin dai primi minuti successivi al ritrovamento del cadavere i carabinieri del locale reparto territoriale si sono messi al lavoro, in stretto coordinamento con i magistrati della direzione distrettuale antimafia di Napoli. La città di Aversa, dunque, torna, dopo diversi anni, teatro di un omicidio con modalità camorristiche. In passato, la matrice del clan dei Casalesi avrebbe rappresentato immediata, scontata spiegazione del fatto di sangue. Oggi invece, può essere una delle ipotesi, ma di certo non l’unica.
Tornando infine alle modalità di quella che è stata una vera e propria esecuzione, l’eventuale matrice camorristica potrebbe aprire la strada ad una vendetta e, successivamente, ad una spirale di altri omicidi.