LE FOTO CASERTA. L’ombra della camorra sui rifiuti. Ecco la città che accoglie il governo. E “Speranza” va all’attacco
18 Novembre 2018 - 12:47
Caserta – (P.M.) La conferenza stampa tenuta ieri mattina in Largo San Sebastiano dal Movimento Politico Speranza per Caserta, che in consiglio comunale esprime oggi due consiglieri, Norma Naim e Francesco Apperti, dopo la defezione del terzo eletto Antonello Fabbrocile, è stato un fuoco di fila di accuse alla giunta di Carlo Marino. E che hanno riguardato soprattutto i campi strategici dell’azione amministrativa comunale. Dal bilancio in bilico, al PUC che langue, alle gravissime ed attualissime vicende giudiziarie legate ai rifiuti della città. Una conferenza stampa per illustrare 15 anni di malgoverno, volendo tentare una sintesi degli interventi svolti.
In esordio, il coordinatore del movimento, Michele Miccolo, ha dichiarato: “Dobbiamo prendere atto che siamo di fronte al fallimento di una stagione politica che dura da almeno 15 anni, non ci interessano le vicende penali del sindaco, ci interessa raccontare alla città quanti soldi siano stati buttati dalla finestra per foraggiare clientele ai limiti della legalità (visto l’interessamento della Dda). Il Ministro degli Interni Matteo
Il riferimento alla protesta che il gruppo politico intende inscenare nella giornata di lunedì è al fatto che domattina il premier, Giuseppe Conte, sarà in prefettura a Caserta, dove firmerà un “Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi“. Il documento sarà sottoscritto anche dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi, dal sottosegretario al ministero della Salute, Armando Bartolazzi e dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Nel suo intervento, Norma Naim ha affermato: “Per ben due volte abbiamo presentato in consiglio comunale mozioni con le quali chiedevamo l’istituzione di commissioni speciali che potessero controllare, minuziosamente, tutto ciò che ruota attorno al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ed al nuovo bando per questo servizio; in entrambe le occasioni le nostre proposte sono state respinte, ma guardando ciò che succede oggi, credo che molti dovrebbero fare ammenda. Anche per quanto riguarda la realizzazione del digestore anaerobico a Ponteselice, per due volte abbiamo portato il caso in consiglio, ma il sindaco e la sua maggioranza vanno avanti a testa bassa, contro tutto e tutti. Qualcuno addirittura maligna che a Marino non interessi arrivare a costruire l’impianto, ben sapendo che la localizzazione è inidonea, ma intanto si prova ad incamerare il milione e passa di euro della progettazione”.
Il consigliere Apperti ha illustrato la situazione del Piano Urbanistico Comunale, dichiarando: “Dopo undici anni dall’incarico di redazione del PUC, non riusciamo ancora ad approvarlo, e siamo costretti a gestire la città con le regole del Piano Regolatore del 1987, evidentemente pensato e studiato su una città che ora è completamente cambiata. Forse a qualcuno fa comodo questo eterno procrastinare, poiché ad esempio così si possono spremere fino all’ultimo ettaro le tante aree “F3” per autorizzare insediamenti commerciali senza limiti. Altrimenti non si spiegherebbe il perché Marino, insediatosi con il preliminare di PUC praticamente già pronto, abbia deciso di ricominciare tutto daccapo, perdendo un anno per approvarlo, e da aprile 2017 del PUC definitivo non c’è traccia né notizia, quando entro il 31 dicembre il consiglio comunale dovrebbe adottarlo. Sindaco – ha concluso Apperti – dove è finito il PUC? Quando avete intenzione di svelarlo ai consiglieri ma soprattutto ai cittadini ? ”.