PROCESSO A DON MICHELE BARONE. La “fidanzata” del prelato come un fiume in piena: “Ho riciclato i suoi soldi falsi”
8 Gennaio 2019 - 21:19
CASAPESENNA – E’ come un fiume in piena la fidanzata di don Michele Barone durante il processo al prelato arrestato per esorcismi e abusi sessuali su una 13enne di Maddaloni ealtre due adepte. La donna ha raccontato della sua lunga relazione amorosa con il prete, delle minacce subite per quella relazione “scabrosa” da parte di alcuni personaggi vicini alla camorra e dei soldi falsi che l’uomo le avrebbe dato per cercare di riciclarli. La relazione poi finì perché la giovane si rese conto di essere l’amante di un prete che amava circondarsi di rappresentanti del gentil sesso. Al termine della testimonianza, don Michele Barone si è difeso dalle accuse della donna sostenendo che fossero tutte invenzioni.
Riguardo poi alla circostanza del suo trasferimento momentaneo a Roma, secondo la Procura riconducibile proprio alla relazione amorosa clandestina, ha sostenuto come si trattasse di una promozione data dalla Chiesa ai preti più meritevoli.
Il processo riprenderà fra un paio di settimane.