CASERTA. Il Comitato contro la movida a Marino: “Siamo vivi e vegeti”

15 Febbraio 2019 - 06:55

CASERTA (P. M.) – Il Comitato “Caserta Centro no degrado no movida selvaggia”, capeggiata da una  combattiva Rosanna Di Costanzo, non si fa passare la mosca sotto il naso e reagisce recisamente, con il comunicato che pubblichiamo in calce e diffuso significativamente sotto la sede comunale, a quella che ritengono un’aperta provocazione del sindaco, Carlo Marino, per aver affermato testualmente, nel corso di una sua intervista sulla spinosa questione della vita notturna casertana, che “…noi siamo arrivati [è da intendersi noi come amministrazione comunale – ndr] due anni fa che esistevano i comitati della movida; oggi non esistono più; perché non c’è più; abbiamo riequilibrato tutto…” e sciorinando tutta una serie di iniziative che sarebbero state assunte in proposito.

Il Comitato, oltre a rivendicare di essere tuttora vivo e vegeto, smentisce il sindaco sostenendo che la situazione di sostanziale anarchia in cui versa da sempre il fenomeno è pressoché immutata e che, proprio  la mancanza di efficaci risposte avute, lo ha indotto a rivolgersi all’autorità giudiziaria.

Ognuno può giudicare se il Comitato della Di Costanzo esageri nelle sue posizioni, avuto presente quello che di incredibile succede nei fine settimana nel centro storico della città, il quale finisce letteralmente nelle mani di una – oggettivamente

– marmaglia di giovani, i quali, da bravi ragazzi che possono essere a casa ed a scuola, diventano rovinosi quando incontrollati sono riuniti in folla e specie se alzano il gomito, come in genere fanno. Ciò difatti dimostrano le risse ed i ferimenti che punteggiano le serate dal giovedì  alla domenica.

Sta di fatto che in mancanza di valide misure deterrenti, i residenti delle strade della movida, senza che nessuno li ascolti, sono costretti incredibilmente a non poter entrare ed uscire di casa liberamente con le proprie automobili per la ressa di persone che glielo impedisce e sono impediti del sacrosanto riposo per la caciara e la musica assordante che viene suonata.

A nostro avviso e contrariamente a quello che sembra credere il sindaco, il primario diritto alla quiete pubblica è prevalente sul diritto all’impresa economica – quello rivendicato dagli esercenti dei locali di pubblico ritrovo interessati – quando esercitato in danno degli altri, come qui avviene. E non esiste un supposto diritto al divertimento alle spalle degli altri. È pur vero che si sconta un difetto di norme repressive e che anche il ricorso alla magistratura è un’arma spuntata per i tempi biblici con cui essa si muove anche quando potrebbe intervenire immediatamente data l’autoevidenza dei fenomeni chiamata a giudicare.

Ma al fondo del problema c’è una ambiguità di scelte politico-amministrative legata alla ricerca di un deleterio consenso politico-elettorale giocato sugli interessi dei gestori, per cui questo sindaco come quelli passati non fa le uniche cose semplici da fare: non autorizzare l’esercizio di locali di piccole superfici, poi costretti a trattenere la propria clientela in strada; vietare gli arredi ed i consumi esterni con i conseguenti assembramenti; vietare la musica all’aperto, in tutte le forme. Per non parlare dei controlli, che, a quanto dice la stessa Di Costanzo, vengono aggirati facilissimamente, in barba agli organi di controllo, i quali pare che, però, non si diano gran pena dello smacco che ricevono.

Per il momento, con l’amministrazione comunale che fa finta di niente ed anzi fa finta di fare, l’inciviltà regna sovrana, nella supposta città a vocazione turistica.

Per fortuna il Comitato dei residenti non sembra rassegnarsi.

 

Questo il testo del comunicato diffuso dal Comitato “Caserta Centro no degrado no movida selvaggia”

 IL COMITATO “ NO MOVIDA SELVAGGIA “ E’ VIVO E VEGETO!!!

Il Comitato “Caserta Centro no degrado no movida selvaggia” prende atto delle dichiarazioni del Sindaco Carlo Marino rilasciate nel corso della intervista pubblicata sulla web tv “Gold web tv” in data 9 Febbraio (vedasi dal minuto 30:50 dell’intervista), nella quale il Sindaco dichiara che i comitati di quartiere, nati a seguito della problematica della cosiddetta “malamovida”, sono scomparsi perché la stessa malamovida in città è stata debellata grazie all’intervento delle istituzioni e delle forze dell’ordine che hanno lavorato in piena sintonia e sinergia.

Il problema della movida nella città di Caserta è ancora vivo e vegeto ed il Comitato “Caserta centro no degrado, no movida selvaggia” è anch’esso vivo e vegeto!!!
Noi del Comitato restiamo letteralmente basiti dalle dichiarazioni del Sindaco, il quale dimostra di non voler prendere in considerazione la causa dei cittadini casertani colpiti dal fenomeno della malamovida perché alcuni locali di somministrazione di alimenti e bevande, non rispettano le norme in tema di inquinamento acustico, occupazione abusiva di suolo pubblico ed in generale che non rispettano la vita dei cittadini casertani residenti nelle loro immediate vicinanze.

Caro Sindaco, le ricordiamo che lei pensa di aver debellato la Malamovida, solo perché il freddo dell’inverno frena le uscite notturne, ma fra poco, con la bella stagione, si ricomincia a fare baldoria per strada fino alle prime luci dell’alba senza alcun rispetto per chi abita nei dintorni. Per noi è storia nota!

Caro Sindaco, sappiamo bene di non essere l’unico problema in città, ma purtroppo esistiamo; sappiamo che il suo lavoro non è facile, ma noi soffriamo di movida molesta e, ripetiamo, esistiamo; la ringraziamo quando lei durante qualche fine settimana fa presidiare il centro dalle Forze dell’Ordine, ma non

basta…purtroppo non basta…quando queste ultime vanno via, tutto ricomincia e noi esistiamo e soffriamo!
Caro Sindaco, lei non ha più sentito il Comitato perché i suoi associati, stanchi di pregare le istituzioni e le forze dell’ordine per chiedere l’intervento nei confronti dei locali che non rispettano le regole e le norme, si sono rivolti alla magistratura cercando di risolvere il problema diversamente e rimettendoci di tasca propria per un diritto già riconosciuto dalla Costituzione: la quiete pubblica.

Le istituzioni hanno pensato di risolvere il problema presidiando il territorio con le Forze dell’ordine nella prima serata di qualche fine settimana. No, così non va! Serve un progetto preciso, condiviso da tutti, maggioranza e opposizione, affinché la nostra città possa presentarsi anche a quel turismo tanto auspicato, nella sua veste di città ordinata, pulita, accogliente, moderna e rispettosa delle regole. Non può esistere questo lassismo e disinteresse nei confronti del problema movida molesta, i locali dediti alla somministrazione di alimenti e bevande devono rispettare le norme, le Leggi, nonché le più elementari regole del vivere civile e quotidiano!!! Ribadiamo ancora per l’ennesima volta: NON SIAMO CONTRO LA MOVIDA ma ricordiamo che la libertà di ognuno finisce laddove inizia la libertà dell’altro, non possiamo essere sottoposti all’inquinamento acustico che ci impedisce di vivere serenamente le nostre abitazioni, e all’occupazione (abusiva) del suolo pubblico con tavolini, sedie, gazebo e arredi vari che ci impediscono di uscire dalle nostre case.