“Apocalisse via Appia”. I beni culturali sommersi dalle attività commerciali

29 Aprile 2019 - 16:08

CASERTA – (pasman) Dopo Caserta e Ruviano, presi a paradigma nei suoi ultimi articoli su Il Foglio sul quale egli scrive il noto giornale culturale fondato da Giuliano Ferrara – e di cui a suo tempo abbiamo riferito, questa volta l’affermato autore casertano Antonio Pascale si richiama alla “…via Appia, nel tratto Santa Maria C.V./Caserta. Strada Commerciale, tantissima concorrenza”.

Difatti, nel suo corsivo di sabato scorso, intitolato “Comunicare la complessità è troppo difficile, meglio buttarla sull’apocalisse, spaventare tutti e confidare nell’effetto-via Appia” assume la nostra regina viarum a termine del suo ragionamento. E stabilisce un parallelo tra le strategie che oggi vengono impiegate per aggirare le difficoltà di comunicare i fatti sociali complessi e quelle di vendita messe in campo un tempo dai commercianti locali della storica arteria, affermando:

Nella

foto, l’articolo di Pascale pubblicato da Il Foglio di sabato.

“ …Diverse questioni sensibili vengono affrontate con la cosiddetta retorica della apocalisse. E cioè prospettando ad libitum uno scenario apocalittico. La dinamica assomiglia a quello che accadeva, anni addietro, sulla via Appia, nel tratto Santa Maria C.V./Caserta. Strada commerciale, tantissima concorrenza. La seppure elementare strategia di marketing, suggeriva e a ragion veduta, di richiamare il consumatore sia con insegne sempre più sfavillanti (certe tonalità di giallo canarino) sia con potenti advertising. Se uno vendeva statue religiose, e aveva necessità di opporsi al suo competitore, metteva in bella mostra una gigantesca statua di Gesù. A parte che non potevi sbagliarti ma un po’ la forma voluminosa ti attraeva: ti fidavi. Tuttavia il concorrente, non domo, usava la stessa strategia e ingrandiva a sua volta la statua, magari al posto di Gesù metteva padre Pio. L’altro rispondeva ed ecco un altro Gesù gigante e capite bene che lo scenario offerto al consumatore, oltre a trasformare quel luogo in una sorta di spazio monumentale, soffriva di gigantismo, rischiava di collassare da un momento all’altro. L’effetto via Appia assomiglia alla retorica dell’apocalisse e porta al dilemma: da una parte devi farti ascoltare e per farlo è necessario spaventare o impressionare “.

Antonio Pascale da tempo vive ed opera a Roma, ma, da casertano qual è, qui, in questa nostra realtà attinge, inevitabilmente, le sue ispirazioni. Per questo forse condividerà, paragone per paragone, quello che vogliamo proporre noi stessi per la nostra Appia antica.

E la similitudine che subito ci viene, a riguardo del destino subito dalla strada romana, è quello con il detto del buttare le perle ai porci. Dove qui, metaforicamente, le perle sono la bellezza paesaggistica e monumentale del percorso storico da Caserta a Capua ed i porci il ceto politico amministrativo locale che, nel nome della speculazione e dell’affarismo, ha fatto strame di tutto questo, che è ormai irrimediabilmente perso.

Una striscia ininterrotta di caseggiati ai due lati della via l’ha ormai sfigurata per sempre ed i pochi monumenti che si sarebbero potuti e dovuti preservare e tutelare sono stretti da una morsa di cemento e da attività commerciali di ogni tipo. La Conocchia come il mausoleo delle Carceri vecchie, che guarda ormai su un fast-food.

Lo stesso per l’Anfiteatro di S. Maria C.V., il cui ingresso è persino segnato dalle forche caudine di un ristorante.

Pari sorte hanno subito tutte le principali città ed i paesi della provincia, la cui bellezza è stata dissipata al punto che neanche i centri storici più caratteristici se ne sono salvati.

Ed è vero che i danni sono fatti e che ormai non si può fare più nulla. Ma almeno si denuncino moralmente, si deplorino sempre ed in tutte le sedi ed occasioni, il sistema e coloro che ne sono stati responsabili, ancora oggi all’opera, per quel poco che resta.

 

Nelle foto, immagini della Conocchia nel passato ed ai nostri giorni ed un disegno di epoca antica del Mausoleo delle Carceri Vecchie