CAMORRA, OGGI 3 NUOVI ARRESTI. Svelato il mistero delle armi nell’autoclave dell’idraulico. Appartenevano al braccio destro di Antonio Iovine

10 Maggio 2019 - 13:06

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Qui sotto il comunicato stampa della sala stampa del Comando provinciale dei carabinieri di Caserta. Noi dobbiamo aggiungere un elemento perchè proprio un paio di giorni fa (CLICCA QUI) abbiamo dato notizia della decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso, finalizzato ad ottenere la scarcerazione totale o in subordine la concessione dei meno afflittivi arresti domiciliari, presentato dai difensori di Davide Diana, cioè di uno dei destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito oggi e già ristretto in un penitenziario dal 27 ottobre, perchè a casa sua furono per l’appunto armi nascoste in un’autoclave.

 

QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA DEI CARABINIERI

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe, in San Cipriano d’Aversa, Santa Maria Capua Vetere e Caltanissetta, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale Ordinario di Napoli, nei confronti di Corrado De Luca, 52 anni, pregiudicato, in atto già detenuto presso la casa circondariale di Caltanissetta, Mario Pagano, 73 anni, residente a San Cipriano D’Aversa e Davide Diana, 49 anni, pregiudicato, già detenuto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Il provvedimento cautelare scaturisce dall’attività investigativa sviluppata dai carabinieri del citato Reparto, i quali hanno accertato che gli indagati, in concorso tra loro, fino ad ottobre del 2018, detenevano illegalmente, occultate all’interno di un vaso di espansione per autoclave, ubicato nell’abitazione di uno di loro, numerose armi, tra cui una pistola Franchi cal. 38 special con matricola abrasa, sette cartucce cal. 38 special, una pistola semiautomatica beretta modello 950b cal. 6.35, con matricola abrasa, dieci cartucce calibro 6.35, quarantacinque cartucce calibro 6.35 marca fiocchi, e due caricatori per pistola beretta 92 fs cal. 9 parabellum, di tipo militare. Dette Armi erano nella disponibilità del Clan dei Casalesi e pronte all’impiego nel periodo di latitanza di Corrado De Luca.